L’AQUILA – Il primo arrivo in salita del Giro d’Italia 2025 non avrà regalato le emozioni sperate ma di sicuro ha dato parecchie indicazioni su quale sarà il futuro della corsa rosa. A vincere nella Castel di Sangro-Tagliacozzo, di 168 km, settima frazione del Giro, è stato Juan Ayuso, principale antagonista di Primoz Roglic.

Lo spagnolo della Red Bull - Bora - Hansgrohe ha avuto lo spunto per andarsi a prendere il successo di tappa; lo sloveno è rimasto troppo indietro nel forcing finale, sprecando una buona occasione: poco importa, col minimo sforzo il capitano della’UAE Team Emirates-XRG ha conquistato di nuovo la maglia rosa. Ma nelle prossime frazioni servirà avere uno spunto differente.

La corsa sulle strade abruzzesi si è complicata sin dalle prime battute, già dal chilometro zero sono arrivati i primi scatti: Jay Vine ha attaccato, ma l’azione è stata immediatamente contenuta.

Sette uomini sono riusciti a prendere un buon margine: Nicolas Prodhomme (Decathlon AG2R La Mondiale), Alessandro Tonelli (Polti-VisitMalta), Gianmarco Garofoli (Soudal-QuickStep), Christian Scaroni (XDS Astana Team), Paul Double (Jayco AlUla), Manuele Tarozzi (VF Group - Bardiani CSF - Faizanè) e Gijs Leemreize (Picnic PostNL) hanno animato la corsa, il gruppo dei migliori ha cercato di gestire fino alla salita finale.

Sull’ultima ascesa è successo praticamente di tutto, la Bahrain Victorius e la Lidl-Trek hanno ricucito lo strappo sul gruppetto di testa (i fuggitivi sono stati ripresi ai -5 dal traguardo), Giulio Ciccone ha tentato più volte l’affondo per andare a vincere sulle strade di casa.

Lo scatto decisivo è stato quello di Juan Ayuso, lo spagnolo ha beffato tutti andando a trionfare in solitaria: secondo il compagno di squadra Isaac Del Toro, terzo Egan Bernal, tra i più propositivi. Brutte notizie per Romain Bardet, caduto in salita: il francese - al suo ultimo grande giro in carriera - si ritirerà al Delfinato.

Quarto Primoz Roglic, che strappa la maglia a Mads Pedersen e comanda ora la classifica generale con 4” di vantaggio su Ayuso. “Questa vittoria è un grande passo avanti nella mia carriera. È il mio quarto Grande Giro; ero già andato vicino al successo alla Vuelta. Aver vinto, al mio primo Giro d’Italia, è qualcosa di speciale. Sapevo che potevo fare un solo attacco, senza sprecarmi in due o tre tentativi su un finale così esplosivo. Quando ho visto che era il momento giusto, sono partito a tutta. Oggi era importante non solo vincere, ma anche cercare di recuperare il tempo perso nella cronometro. È qualcosa che mi dà grande fiducia per i prossimi giorni”, ha detto lo spagnolo dopo il successo odierno.

“Domani cercheremo di gestire, poi arriverà Siena, che sarà una giornata molto critica. Spero di arrivare al giorno di riposo davanti”, ha aggiunto Ayuso.

Pedersen rimane in maglia ciclamino; il miglior scalatore è ancora Lorenzo Fortunato; Ayuso invece indosserà la maglia bianca.

Domani si riparte con l’ottava frazione, la Giulianova-Castelraimondo, di 197 km: una prova collinare, adatta a chi vuole attaccare da lontano.

L’ORDINE DI ARRIVO DELLA SETTIMA TAPPA

1. Juan Ayuso ESP (UAE Team Emirates-XRG) in 4h20’25”

2. Isaac Del Toro MEX (UAE Team Emirates-XRG) a 4″

3. Egan Bernal COL (Ineos Grenadiers) s.t.

4. Primoz Roglic SLO s.t.

5. Giulio Ciccone ITA s.t.

6. Antonio Tiberi ITA s.t.

7. Damiano Caruso ITA s.t.

8. Richard Carapaz ECU s.t.

9. Max Poole GBR 

10. Michael Storer AUS s.t.

CLASSIFICA GENERALE

1. Primoz Roglic SLO (Red Bull - Bora - Hansgrohe) 24h32’30”

2. Juan Ayuso ESP (UAE Team Emirates-XRG) a 04”

3. Isaac Del Toro MEX (UAE Team Emirates-XRG) a 09”

4. Antonio Tiberi ITA a 27”

5. Max Poole GBR a 30”

6. Michael Storer AUS a 33”

7. Brandon McNulty USA a 34”

8. Mathias Vacek CZE a 37”

9. Simon Yates GBR a 39”

10. Richard Carapaz ECU s.t. a 39”