MOTEGI (GIAPPONE) - L’Italia appassionata di motori si è risvegliata dolcemente questa domenica, godendosi l’ottava meraviglia stagionale di Francesco Bagnaia.

Il pilota di Chivasso trionfa nel Gran Premio del Giappone (in 42’09”790), bissando il successo nella Sprint di ieri. Alle sue spalle troviamo il rivale Martin (+1”189), sempre leader del mondiale con dieci punti di vantaggio. Il podio di giornata viene completato da Marc Marquez (+3”822).

La gara di Motegi non passerà di certo agli annali dal punto di vista del divertimento. Come ammesso anche da alcuni piloti, come Marquez e Bezzecchi, la corsa è stata piuttosto noiosa e totalmente povera di sorpassi. In questi casi è facile abbassare le soglia dell'attenzione ed incappare nell’errore.

Il capolavoro di Bagnaia, pertanto, è stato di pura gestione. Per praticamente tutta la gara il distacco tra Bagnaia e Martin è stato un elastico. Solo nei passaggi finali Pecco è riuscito a guadagnare un margine di sicurezza stabile, approfittando delle gomme stressate di Martin, a causa della sua rimonta dall’undicesima casella di partenza.

Nel post gara Bagnaia ha così commentato la sua performance: “Ho tenuto un passo estremamente veloce. Sono riuscito a recuperare il massimo dei punti. Devo proseguire con questa mentalità. La lotta con Martin è sempre stressante”. Ha dato i giusti meriti a Pecco anche Martin, autore di una splendida rimonta nei primi giri sino alla seconda posizione: “Lui ha tenuto un gran ritmo. Se la prossima volta chiude un attimino il gas, magari possiamo lottare insieme. Questa rivalità è molto propedeutica alla mia crescita di pilota”.

In merito poi alla propria prestazione, il pilota madrileno ha aggiunto: “Ho spremuto molto la gomma in avvio pur di recuperare terreno. In questo weekend ho pagato l’errore in qualifica. Quando ho raggiunto Bagnaia, ero ormai al limite”. A completare un terzetto sul podio, piuttosto consueto quest’anno, c’è Marquez, capace di resistere nel finale al ritorno di Bastianini.

“Ho subito qualche sorpasso di troppo in avvio. La mia gara non è stata perfetta, ma comunque sono contento del risultato. Con la gomma media al posteriore non ero totalmente a mio agio”, ha raccontato l'otto volte campione del mondo.

Il monopolio Ducati sulle prime cinque posizioni viene completato da Enea Bastianini (+4”358) e da Franco Morbidelli (+17”940), rispettivamente quarto e quinto. Anche in un fine settimana, caratterizzato dalle condizioni particolari del circuito, la moto italiana è venuta fuori alla distanza, annichilendo la Ktm, inizialmente piuttosto performante. Aprilia sempre sottotono come nei precedenti appuntamenti: non pervenute le case giapponesi.

Nell’ordine, completano la top ten Brad Binder, Marco Bezzecchi, Fabio Di Giannantonio, Aleix Espargaro e Jack Miller. Come accaduto nella Sprint di ieri, Pedro Acosta cade anche nella gara lunga, nel tentativo di rimanere attaccato a Bagnaia. Dopo soli quattro giri, infatti, è terminata la corsa del rookie spagnolo, partito dalla pole. Out anche Vinales, Mir, Alex Marquez e Augusto Fernandez.

Non bisogna dimenticare, infine, il primo titolo mondiale assegnato nella notte. In Moto3, infatti, David Alonso ha vinto la sua decima gara stagionale, diventando aritmeticamente il primo pilota colombiano della storia a vincere un campionato del mondo.