L’ultima volta che sono entrata in una casa di riposo è stato il giorno in cui ho fatto visita al mio nonno materno, ormai prigioniero della demenza senile. Purtroppo, non ero al suo fianco quando è venuto a mancare, ma dalle parole di mia nonna ho percepito un certo malcontento per il servizio ricevuto durante la sua breve degenza. Da quel momento ho sviluppato una certa repulsione per le case di riposo in generale.
Complice forse il piacevole pomeriggio dello scorso 11 aprile, speso in compagnia dei residenti e delle loro famiglie al Belvedere Aged Care di Noble Park, ho cominciato a pensare che forse sono stata un po’ troppo rigida nelle mie vedute. La presenza di molti bambini, di tutte le età, ha certamente contribuito a riempire la sala, come solo loro sanno fare, con le loro risate argentine, gli occhi sgranati e le sonore espressioni di stupore di fronte alle tante dolci leccornie servite su di un tavolo imbandito.
Ospite di onore per la giornata è stato il sindaco di Greater Dandenong, Jim Mementi, che ha ufficialmente dato il via all’evento: “È bello essere qui insieme a voi quest’oggi. Belvedere Aged Care impersonifica lo spirito e i valori della nostra comunità. Oggi celebriamo i residenti di questo centro, le loro famiglie e i loro cari. Questo evento ha lo scopo di riunirci al fine di migliorare la qualità dei legami intergenerazionali, amplificando sia il coinvolgimento sociale, sia il benessere di tutte le persone coinvolte. Ed è fantastico notare quanto siate tutti attivi oggi, dai bambini di due anni alle persone di cento. Da parte della città di Greater Dandenong, colgo l’occasione per augurare a voi e ai vostri cari una splendida giornata e una buona Pasqua. È un enorme piacere per me condividere questo pomeriggio con tutti voi”.
Il calendario sociale del Belvedere Aged Care è fitto di appuntamenti, almeno da quando la famiglia Noel ha preso in mano le redini del centro nel 2006.
“Anni fa, abbiamo iniziato con una piccola comunità italiana, ma con il passare del tempo la nostra reputazione è cresciuta e il nostro nome è diventato sinonimo di qualità anche tra altre comunità. Il Comune di Greater Dandenong è estremamente multiculturale e ci piace celebrare ogni ricorrenza seguita dai nostri residenti”, ci racconta la direttrice del centro, Rachel Noel.
Sicuramente è la destinazione preferita di molti membri della comunità italiana, e lo si può notare non solo dalla loro presenza, ma anche dalla cura nei minimi dettagli messa nelle sale e nel verdeggiante giardino decorato con un tocco che quasi richiama la dolce vita della Costiera amalfitana.
Rachel Noel e il sindaco di Greater Dandenong, Jim Mementi
Ci sono poi tutte quelle tradizioni del Belpaese mantenute con passione dal team del centro, per non dimenticare la qualità del cibo, come quello offerto in questa occasione, tutto preparato in loco da uno chef che ci mette le mani e il cuore da dodici anni.
“Alcuni membri del nostro personale sono ormai parte della nostra famiglia; abbiamo degli assistenti che sono con noi da diciotto anni. E ci mettiamo tutti una grande passione in quello che facciamo. Mio padre era un direttore infermieristico molto devoto al suo lavoro, e ci ha indubbiamente trasmesso quell’amore nel prenderci cura degli altri”.
Una dedizione alla cura delle persone trasparente e luminosa, come l’atmosfera del centro e i volti di chi, ogni giorno, presta servizio in maniera dignitosa.