BRESCIA - Il Brescia è retrocesso in Serie C... almeno per il momento. Il Tribunale Federale Nazionale ha inflitto al Brescia una penalizzazione di 8 punti, 4 da scontare nella stagione appena chiusa e gli altri 4 nella prossima. Una decisione che spedisce le rondinelle in terza divisione e riscrive la classifica del campionato di Serie B.

Il Brescia, infatti, con i 4 punti di penalizzazione da scontare nella “corrente stagione sportiva”, passa da quota 43 a 39, retrocedendo direttamente in Serie C (Cosenza e Cittadella le altre due a scendere di categoria), mentre la Sampdoria passa dal terzultimo al quartultimo posto e potrà giocare lo spareggio salvezza contro la Salernitana. Salvo, invece, il Frosinone.

Al termine di una lunga giornata i giudici romani hanno confermato le anticipazioni della vigilia penalizzando il club di Massimo Cellino per le irregolarità riguardano il mancato rispetto delle scadenze del 17 febbraio per gli obblighi fiscali legati alle mensilità di novembre e dicembre 2024 e gennaio 2025.

Quindi 4 punti da scontare nella stagione attuale, 2 per ogni mancata scadenza, e altrettanti 4 in quella successiva per i mancati adempimenti di aprile 2025. “Sentenza già scritta prima del processo”, le parole di Massimo Cellino inibito per 6 mesi come il figlio Edoardo, consigliere delegato.

La società biancazzurra era ricorsa all’utilizzo di crediti d’imposta non disponendo delle risorse finanziarie necessarie per coprire i contributi fiscali e previdenziali (Irpef e Inps).

Crediti acquistati dalla società milanese Alfieri spv srl risultati inesistenti. Da qui il deferimento e la successiva penalizzazione.

La palla passa nuovamente in mano agli avvocati del club lombardo pronti a presentarsi il 12 giugno davanti alla Corte d’Appello per chiudere i gradi della giustizia sportiva puntando a una riduzione della pena. Soltanto allora, dopo la sentenza, eventualmente si giocherà il play-out tra Salernitana e Sampdoria.