MELBOURNE - Esordio con vittoria per il Melbourne Victory di mister Popović . Nel derby, giocato fuori casa al GMHBA Stadium di Kardinia Park a Geelong contro il Western United, gli uomini del neo allenatore chiamato a Melbourne per far fare un cambio di passo ai biancoblu dopo due opache stagioni, hanno avuto la meglio dopo una partita combattuta e, tutto sommato, equilibrata.
La gara di sabato è stato anche l’esordio nella massima serie australiana di un altro italiano che, insieme con l’ormai ‘veterano’ dell’A-League, il capitano del Western United Alessandro Diamanti e il nuovo arrivato, sempre a Melbourne, ma lato City, Manuel Pucciarelli, è andato a rinforzare i ranghi dei calciatori italiani che giocano in Australia: prestazione convincente, pur se limitata a una trentina di minuti nella ripresa, quella di Francesco Margiotta, ventottenne torinese che, dopo una brillante carriera nella Super League elvetica (la massima serie in Svizzera, ndr.), ha deciso di venire a vivere un’altra, importante, esperienza per la sua carriera in Australia.
Arrivato a Melbourne dopo il fallimento societario del Chievo Verona, Margiotta, nel corso di un’intervista esclusiva rilasciata al nostro giornale, ha manifestato tutto il suo entusiasmo per la sfida che lo attende nel Melbourne Victory: “Sia io che mia moglie non abbiamo avuto molti dubbi nell’accettare la proposta che è arrivata da Melbourne, e probabilmente in questo ha contribuito anche la mia pregressa militanza in campionati esteri. È una esperienza bella e importante, sia dal punto di vista umano che professionale: chi pensa male del valore dei campionati all’estero secondo me sbaglia - ha precisato Margiotta -. Ogni massima serie è importante, si possono trovare stili calcistici diversi ma sempre di gran livello, quindi sono assolutamente convinto di avere fatto la scelta giusta”.
Arrivare al Victory in un momento così importante per il club è molto stimolante: “Qui c’è tutto per fare bene, a livello di strutture e organizzazione non manca niente, lo staff e i compagni di squadra mi hanno accolto molto bene, mi piace l’ambiente che ho trovato. C’è tanta voglia di fare bene quest’anno e lo abbiamo dimostrato nella prima partita dove, anche soffrendo, abbiamo comunque portato a casa una vittoria. Il mister Popović è davvero bravo e con un bel gruppo squadra come il nostro si possono fare davvero cose buone”.
Cresciuto nel settore giovanile della Juventus, dopo l’esperienza nella Primavera bianconera, squadra con cui nel 2012 ha vinto il Torneo di Viareggio, il prestigioso torneo internazionale che ha fatto da trampolino di lancio per i più grandi nomi del calcio italiano, Margiotta ha mosso i primi passi con grande caparbietà nel mondo del calcio di Lega Pro.
Un passaggio, quello dalle giovanili del club più blasonato d’Italia ai campionati di Lega Pro, non privo di ostacoli, come ci ha raccontato Francesco nel corso di un’intervista esclusiva: “Arrivare da giovanissimo in un club come la Juventus ti fa vivere in una condizione dove hai tutto, e tutto funziona alla perfezione. Uscire da quel contesto, dove non ti manca niente e andare in realtà completamente diverse non è certamente facile, può essere dura. Ma sicuramente le regole, la disciplina, il modo di lavorare che hanno alla Juventus, te lo porti dietro e ti aiuterà per tutto il resto della carriera”.
Ma non è stata solo la Lega Pro italiana a costruire il percorso di formazione del calciatore e dell’uomo Margiotta che, a 28 anni, si dice pronto a confermare tutto il suo valore: “Sono convinto che tutte le esperienze servono a migliorarti, adesso mi sento decisamente più maturo, so che posso fare tanto e sono pronto a dimostrarlo sul campo”.
Francesco arriva infatti a Melbourne dopo un’altra esperienza internazionale, con quattro stagioni in Svizzera, nel Losanna prima e poi nel Lucerna.
“Giocare in Svizzera mi è servito tanto, ho capito realmente quali sono le mie potenzialità, ho dimostrato davvero quello che so fare e, soprattutto, mi ha dato l’opportunità di costruirmi un’esperienza internazionale. Non è mai facile per uno straniero giocare bene e integrarsi in un altro campionato e tra l’altro la Super League era ed è un buon campionato, di buon livello. Ora che sono qua infatti mi trovo già molto bene, perché in qualche modo so già come funziona giocare all’estero.”
Molto versatile nel ruolo di centravanti, Margiotta si è messo immediatamente a disposizione del mister Popović e della squadra per offrire il proprio contributo, che sia nell’ultimo passaggio decisivo per mandare in rete un compagno o, perché no, anche in fase rea-lizzativa: “Sono molto soddisfatto di come ho iniziato, sono contento di essere entrato in campo sabato, adesso manca soltanto giocare per entrare in condizione, mi sento molto bene e credo che in un paio di partite io possa riuscire a raggiungere lo stesso livello di preparazione dei miei compagni di squadra”.