APPIANO GENTILE - L’Inter prosegue la preparazione in vista della finale di Champions di sabato sera contro il Psg.
Inzaghi potrà contare su tutta la rosa, compresi Pavard e Zielinski già tornati in gruppo. La tensione si fa sentire, ma fa il paio con la consapevolezza di essere una squadra entrata ormai a far parte dell’elite del calcio europeo: “Questo gruppo è cresciuto in questi anni - ha detto Marotta alla televisione della Svizzera italiana RSI -, dopo l’esperienza di Istanbul c’è stata una consapevolezza maggiore nei propri mezzi. Siamo pronti per giocarcela fino in fondo. Anche il PSG è una squadra di valore. Ma noi oggi siamo consapevoli di avere un ruolo da protagonista e non da comparsa”.
La voglia di prendersi la rivincita dopo Istanbul è forte, come ha confermato anche Calhanoglu: “Giocherò una finale di Champions per la seconda volta in tre anni, sono molto felice di questo - ha detto il centrocampista ai media turchi-. A Istanbul non era destino, desideravo tanto vincere e per quel motivo ero molto dispiaciuto. Speriamo di farcela questa volta perché dopo quella sfida siamo migliorati molto come squadra. Il PSG è una buona squadra, è una squadra molto forte come il Barcellona o il Bayern Monaco. Ma siamo sempre scesi in campo con fiducia in noi stessi, abbiamo sempre creduto che alla fine avremmo vinto. Speriamo che questa finale sia diversa dalla prima, speriamo di poter alzare quella coppa. Perché è l’unica cosa che mi manca nella carriera. La voglio tanto”.
Tiferà per i suoi prossimi compagni anche Petar Sucic, in arrivo dalla Dinamo Zagabria. Il giocatore, dopo aver salutato l’ormai ex squadra, è già proiettato verso la sua nuova avventura in nerazzurro: “Mi sento pronto - ha detto -. Quando ho ricevuto le varie offerte, ho dovuto scegliere in quale club andare. E non appena si è fatta avanti l’Inter, non ci abbiamo pensato un secondo, poi da lì è diventato tutto più facile”.