Enormi, colorati, iperdecorati ed estrosi. Sono i cappelli delle sorelle Sara Nicotera e Livia Dalla Fontana, realizzati a mano e indossati in occasione della Melbourne Cup, all’Oaks Day, uno degli eventi mondani più attesi dalle amanti del lusso e della moda, che possono così fare sfoggio dei loro cappellini più belli. In queste occasioni, le creazioni delle sorelle Nicotera e Dalla Fontana riescono a ottenere sempre un certo successo, catturando facilmente l’attenzione dei passanti per via della loro originalità e delle loro dimensioni – che non passano certamente inosservate.
Sin dalla tenera età, le due sorelle sono state continuamente esposte all’industria della moda, una presenza che ha sicuramente impattato sulla definizione dei loro percorsi personali e professionali. La loro mamma, infatti, prima di trasferirsi in Australia, operava già a Roma come sarta specializzata in abiti da sposa, seguendo le orme della sua famiglia. “Quando avevo dodici anni circa ed eravamo in viaggio in Italia, facevo spesso visita a mio nonno e mio zio, che confezionavano abiti per delle case di moda di Roma”, ricorda Sara Nicotera.
Le sorelle hanno iniziato a realizzare cappelli personalizzati per la Melbourne Cup nel ’92, in modo un po’ bizzarro. “Nostro fratello ci aveva procurato dei biglietti per la gara, alla quale non avevamo mai partecipato prima – racconta Livia Dalla Fontana –. Sapevamo che le donne erano solite indossare un cappello per l’occasione, e noi volevamo realizzarne uno che in qualche modo riuscisse a raccontare la nostra storia, a far emergere chi siamo. Così, abbiamo iniziato a cercare in casa tutto quello che avremmo potuto integrare nei nostri cappelli, principalmente bomboniere che la nostra mamma aveva conservato”.
Sara Nicotera e Livia Dalla Fontana, infatti, sono particolarmente legate alle tradizionali bomboniere italiane, proprio perché rappresentative della cultura tricolore, simbolo delle più belle celebrazioni alle quali hanno potuto partecipare, come i matrimoni, ma anche altri eventi della vita come fidanzamenti, nascite, battesimi e comunioni.
“Quando abbiamo iniziato a incorporare le bomboniere nei nostri cappelli, molti australiani non conoscevano la tradizione. Con il tempo, però, abbiamo notato che sempre più australiani abbracciano la tradizione delle bomboniere, sia che si tratti di biscotti, confetti o altri piccoli oggetti che vengono donati agli ospiti”, ha commentato Nicotera.
A ogni modo, le due sorelle non si limitano alle sole bomboniere: i disegni e i temi unici dei cappelli da loro creati traggono ispirazione da una combinazione di tendenze attuali ed esperienze personali. Ogni anno, infatti, vengono scelti degli elementi che richiamano qualcosa che è accaduto o che ha avuto risalto a livello mediatico.
“Per esempio, qualche anno fa, quando Frida Kahlo era molto popolare, abbiamo integrato tessuti e immagini dell’artista nei nostri cappelli, abiti e borse”, ha spiegato Dalla Fontana, aggiungendo che le loro creazioni includono anche vestiti e accessori, non solo cappelli.
Quest’anno, per realizzare i cappelli indossati all’Oaks Day, le due sorelle hanno incorporato elementi del loro viaggio in Italia, dove hanno avuto modo di visitare la Sicilia e la Campania. Così, hanno dato vita a due originali e sfarzosi cappelli, uno contenente – tra le altre cose – i limoni siciliani, e l’altro i tradizionali cornicelli napoletani.
In questo modo, le creazioni di Sara Nicotera e Livia Dalla Fontana, lungi dall’essere dei meri accessori di moda, diventano estensioni di una storia personale, di un’esperienza intima e privata, nonché portavoce del patrimonio italiano alle fiere più mondane di Melbourne.