CENTRAL COAST MARINERS-MELBOURNE VICTORY 3-1 (d.t.s.)
CENTRAL COAST: Vukovic, Roux (70’ Barcellos), Kaltak, Hall, Farrell, Mikael Doka, Tapp (70’ Steele), Balard, Theoharous (58’ Di Pizio), Kuol (46’ Edmondson), Nisbet. All. Jackson
MELBOURNE: Izzo, Geria, Da Silva, Miranda, Traore (115’ Chapman), Valadon (90’+1 Brimmer), Teague, Arzani (74’ Folami), Machach (74’ Bonevacia), Khelifi (58’ Velupillay), Fornaroli (90’+1 Ikonomidis). All. Popovic
ARBITRO: King
RETI: 50’ Geria, 90’+1 e 120’+2 Edmondson, 97’ Di Pizio
NOTE: spettatori 21.739; ammoniti Traore, Arzani, Farrell, Da Silva; angoli 4-4; recupero 7’ e 6’, 1’ e 3’
GOSFORD - I Central Coast Mariners si sono confermati campioni d’Australia. La formazione allenata da Mark Jackson, nella finalissima dei playoff della A-League giocata a Gosford in uno stadio completamente esaurito, ha battuto 3-1 i Melbourne Victory, squadra protagonista di uno splendido finale di campionato. A decidere il match i gol messi a segno da Edmondson nei tempi regolamentari e da Di Pizio e dallo stesso attaccante inglese nei supplementari. Di Geria in avvio di secondo tempo, il gol del momentaneo vantaggio di Melbourne. Per i Mariners, vincitori del trofeo l’anno scorso, si tratta del secondo titolo nazionale consecutivo. Un successo meritatissimo per i gialloblu, arrivato al termine di una partita iniziata male e conclusa in crescendo, un pò come il campionato di quest’anno, dove ancora una volta Nisbet e compagni hanno messo in mostra quell’attitudine a non mollare mai, caratteristica evidentemente nel dna del club. Dall’altra parte, un plauso a un’avversaria che comunque manda in archivio una stagione decisamente positiva dopo gli ultimi difficili tornei, la cui unica colpa è stata forse quella aver pensato di aver già vinto, vedi i cambi decisi da mister Popovich, che nell’ultima parte della seconda frazione ha tolto dal campo l’intero reparto d’attacco, subendo poi il gol del pareggio all’ultimo respiro che ha rimandato tutto all’extra-time.
Iniziale possesso palla da parte degli ospiti che hanno cercato di aggredire subito gli avversari. Al 3’ Machach ha impegnato Vukovic in una parata a terra con un destro indirizzato all’angolino. Insistono i biancoblu con Arzani, che al 20’ ha sfiorato il palo con una forte conclusione da fuori area. Il Central Coast, incapace di costruire azioni di rilievo, ha continuato a subire la pressione di Melbourne che, prima dell’intervallo, ha dovuto ringraziare il proprio portiere che ha respinto in tuffo una staffilata dalla grande distanza ancora di Arzani, liberato da un tocco di Fornaroli. Si è andati dunque al riposo col risultato ancora fermo sullo 0 a 0.
Victory subito vicini al gol in avvio di ripresa: al 46’ Traore ha raccolto un pallone sul limite e calciato rasoterra, ma Vukovic si è fatto trovare pronto parando in due tempi. La doccia fredda per i padroni di casa però è stata solo rimandata, visto che 4’ dopo Geria, servito da Valadon, con una sassata dal limite dell’area ha infilato nel sette alla destra di Vukovic portando in vantaggio i suoi. Il gol subìto è sembrato dare la sveglia ai Mariners che, ripreso in mano il pallino del gioco, hanno cominciato a farsi vedere dalle parti di Izzo senza però riuscire ad impensierire seriamente il portiere ospite. Nel finale della seconda frazione, dopo oltre mezz’ora senza troppe emozioni e la girandola di cambi da una parte e dall’altra, al primo dei 6’ di recupero concessi dall’arbitro King, proprio uno dei nuovi entrati, Edmondson, liberato da un passaggio in verticale di Nisbet, ha trovato la rete del pareggio con un preciso destro da centro area che si è infilato nell’angolino basso alla destra di Izzo.
Le due formazioni sono andate così ai supplementari, dove il Central Coast è sembrato crederci di più contro un Melbourne ancora frastornato dopo aver accarezzato fino al 90’ il sogno di riconquistare quel titolo che manca dal 2018. E infatti sono stati i gialloblu al 97’ a trovare il gol del 2-1 con il giovane Di Pizio che, a conclusione di una bella trinagolazione in area con Barcellos, ha trafitto Izzo con un rasoterra da posizione ravvicinata che ha mandato in delirio i quasi 22.000 dell’Industree Group Stadium. Nei secondi 15’ di extra-time, i Victory hanno mantenuto il possesso palla aspettando che la difesa avversaria si aprisse in modo da poter colpire. Ma con un Vukovic sempre attento i tentativi da fuori area in rapida successione di Teague, Ikonomidis e Brimmer non hanno ottenuto l’effetto sperato. Poco prima del triplice fischio finale, l’attaccante inglese Edmondon ha suggellato il trionfo realizzando la terza rete per i gialloblu, doppietta personale, che ha dato il via ai festeggiamenti in campo e sugli spalti.
“Ero sicuro che avremmo segnato da un momento all’altro, conosco i miei giocatori, sapevo, anche se ormai il cronometro si stava avvicinando al 90’, che saremmo andati ai supplementari - ha dichiarato un raggiante Mark Jackson, tecnico del Central Cost -. E da lì in avanti l’inerzia della partita è inevitabilmente cambiata con il contraccolpo psoicologico subìto da Melbourne. Sono felice, per la squadra e per il club, per i nostri splendidi tifosi. E pure per me. Non è stato facile raccoglere l’eredità di Nick Montgomery, e lo si è visto nel nostro avvio incerto di torneo. Ma anche allora, non ho mai dubitato che, con la qualità dei giocatori a disposizione e la loro incredibile forza di carattere, saremmo riusciti a ribaltare la situazione a nostro favore”.
Musi lunghi in casa Victory, con l’allenatore dei biancoblu Tony Popovic che torna a casa a mani vuote dalla finalissima per la quinta volta nella sua carriera in panchina. “C’è poco da dire, abbiamo perso, avremo pure giocato bene e dato filo da torcere agi nostri avversari, ma alla fine è il risultato quello che conta e il risultato dice che abbiamo perso”. “Non importa quante finali ho perso prima con gli altri club che ho guidato - ha sottolineato l’ex nazionale australiano - quella che contava veramente era questa. È andata male, ora si volta pagina e si ricomincia”.
A completare la storica serata per i Central Costa Mariners l’assegnazione al centrocampista gialloblu Josh Nisbet del riconoscimento di miglior giocatore del campionato, mentre il compagno di squadra Ryan Edmondson è stato nominato MVP della finalissima.