NYON (SVIZZERA) - Domani gli ultimi 90 minuti della fase campionato con le 18 gare dell’ottava giornata tutte in contemporanea.

“L’attesa che circonda ogni partita e il fatto che la posta in gioco sia ancora molto alta indicano che il nuovo format della Champions League sta colpendo decisamente il bersaglio - sottolinea la Uefa in una nota pubblicata sul sito ufficiale -. Il 29 gennaio alle 21, quando tutte e 18 le partite inizieranno in contemporanea, 27 delle 36 squadre avranno ancora qualcosa per cui giocare, come un piazzamento tra le prime otto, un posto agli spareggi per la fase a eliminazione diretta o la salvezza dall’eliminazione. Solo due partite non influenzeranno la qualificazione. Inoltre, alcune squadre proveranno a migliorare la loro posizione in classifica per evitare le teste di serie nel cammino verso la finale, agli spareggi e oltre. Ogni partita avrà effetti sull’altra e può fare la differenza. Senza dubbio - sottolinea la Confederazione del calcio europeo - c’è un incentivo a lottare fino alla fine, perché chi finisce tra le prime otto evita gli spareggi per la fase eliminazione diretta e gioca in casa al ritorno degli ottavi”.

“Il nuovo format era in preparazione da sei anni e ha richiesto modelli matematici, algoritmi e una pianificazione dettagliata per essere il più divertente possibile. Ma malgrado tutta la preparazione e migliaia di simulazioni, alla fine il suo successo doveva essere decretato sul campo - prosegue Nyon -. Mentre la fase campionato si avvicina alla fine, è chiaro che i cambiamenti visti finora hanno concretizzato il nostro impegno a offrire una maggiore eguaglianza e una più ricca varietà di avversari, una competizione più dinamica, un maggiore equilibrio, imprevedibilità e partite interessanti dal punto di vista sportivo, oltre a un maggio numero di sfide tra top club”.

Il sito della Uefa sottolinea il cammino altalenante di alcune squadre e aggiunge: “In vista dell’ultima tornata di incontri, solo tre delle nove teste di serie al sorteggio di agosto a Montecarlo (Liverpool, Barcellona e Inter) sono tra le prime otto in classifica, a testimonianza della fluidità del nuovo format. Tre squadre di quarta fascia (Aston Villa, Monaco e Brest) sono già sicure di andare alla fase a eliminazione diretta e rimangono a un passo dalle prime otto”.

Successo anche dal punto di vista dell’auditel. “Il pubblico televisivo è rimasto sempre numeroso per ogni partita, perché la volatilità della classifica e l’importanza di ogni gol ha tenuto gli spettatori incollati allo schermo fino al triplice fischio. Chi avrebbe mai pensato che, a una partita dalla fine, al Manchester City sarebbe servita assolutamente una vittoria in casa contro il Bruges per arrivare tra le prime 24 e accedere agli spareggi per la fase a eliminazione diretta? O che il Real Madrid, attualmente 16°, avrebbero dovuto lottare per piazzarsi tra le prime otto? - scrive la Uefa -. Mentre i grandi nomi vacillavano, le squadre meno blasonate facevano notizia. Il Brest, ad esempio, ha una spettacolare stagione d’esordio e si è già garantito un posto agli spareggi. Questo suggerisce che il nuovo format offre più sorprese, incontri più vari e sfide contro avversarie della stessa fascia che danno più possibilità di fare punti. Nella vecchia fase a gironi, in cui le squadre si affrontavano due volte, c’erano 48 partite diverse; con la nuova fase campionato a 36 squadre, ogni club gioca sempre contro un’avversaria diversa, per un totale di 144 partite uniche”.

L’Uefa sottolinea ancora: “Con le sfide tra squadre di prima e seconda fascia, c’è stato un maggior numero di big match già nelle prime fasi della competizione. Si sono viste le riedizioni di quattro delle ultime cinque finali di Champions League, ma anche grandi ritorni. L’Aston Villa è tornato in Coppa dei Campioni battendo il Bayern Monaco, come nella finale del 1982, mentre Milan e Liverpool (avversarie in finale nel 2005 e nel 2007) si sono ritrovate ancora una volta. C’è stato anche un aumento dei gol a partita. Fino a questa stagione, l’edizione della Champions League con la media gol più alta è stata la 2019/20, con 3,2 gol a partita. Prima dell’ottava giornata, la media di questa stagione è 3,22”, E poi ancora: “Nella stagione 2022/23, ad esempio, il Viktoria Plzen ha lottato contro Bayern, Inter e Barcellona nel girone ma è uscito con sei sconfitte: il coefficiente medio dei suoi avversari era superiore di 53,5 punti rispetto alla squadra con il calendario più semplice, il Chelsea. In questa stagione, il più grande divario medio di coefficiente tra tutte le avversarie affrontate da ogni squadra nella fase campionato è stato di soli 19 punti. In questo modo c’è stato un mix molto più uniforme di squadre di fascia diversa in classifica. Dopo sei giornate, i club di quarta fascia hanno aumentato mediamente il punteggio in classifica di due punti rispetto all’ultima giornata della scorsa fase a gironi”.