SAINT MARTIN DE RE’ (FRANCIA) - Le lacrime di Sam Bennett per la prima vittoria in carriera al Tour de France.

Il velocista irlandese sfrutta alla perfezione il lavoro della Deceuninck-QuickStep e riesce a precedere di mezza ruota Caleb Ewan e Peter Sagan. Lo slovacco, sempre sottotono negli sprint di questa Grande Boucle, deve cedere anche la maglia verde al classe 1990 che in questo modo torna leader della classifica a punti e puo’ vantare un successo almeno in una tappa di ciascuno dei tre grandi giri.

E al traguardo Bennett e’ visibilmente emozionato e scoppia in un lungo pianto nel corso dell’intervista pochi secondi rispetto all’arrivo: “Ringrazio il team per questa vittoria che mi mancava, il patron Patrick Lefevere mi ha sempre sostenuto. Dedico questa giornata a mia moglie. Lo so che non dovrei piangere - aggiunge lo sprinter, campione nazionale - ma in certi momenti e’ difficile trattenere le lacrime”.

Timidi segnali di ripresa da parte di Elia Viviani, che ottiene un quarto posto che puo’ far ben sperare in vista delle prossime occasioni, sfortuna nera invece per un altro italiano di punta come Davide Formolo, che cade nel corso della frazione odierna e arriva al traguardo staccato e dolorante.

Una tappa senza rilievi altimetrici che pero’ ha messo in difficolta’ i corridori dal punto di vista planimetrico: le tante rotonde e gli innumerevoli spartitraffici hanno provocato diverse cadute, ma non sono stati coinvolti i big della classifica generale.

Primoz Roglic si conferma cosi’ in maglia gialla con 21” su Egan Bernal e 28” su Guillaume Martin, a 44” c’e’ Tadej Pogacar che e’ finito a terra rialzandosi pero’ immediatamente: “Il team e’ rimasto in testa tutto il giorno e mi ha tenuto lontano dai guai il piu’ possibile. Quando sono caduto, i ragazzi hanno aspettato e mi hanno fatto rientrare”, spiega ai canali media ufficiali dell’UAE-Emirates.

Nella giornata di riposo, tamponi per tutti i ciclisti e nessun positivo, contagiato invece il direttore del Tour Christian Prudhomme che dovra’ sottostare a un minimo di sette giorni di isolamento.

Mentre andiamo in stampa è  prevista l’undicesima tappa da Chatelaillon-Plage a Poitiers di 167,5 chilometri, sara’ un’altra frazione dedicata ai velocisti con un solo GPM con pendenze lievi e un arrivo caratterizzato da un lungo rettilineo che favorira’ una volata spettacolare.

FRATTURA ALLA CLAVICOLA PER MODOLO

Sospesa frattura alla clavicola sinistra a seguito di una caduta: e’ questo il primo responso dell’Uae Team Emirates sulle condizioni di Davide Formolo. Il 29enne corridore veneto, campione italiano nel 2019, ha comunque concluso la decima tappa, ma verranno eseguiti ulteriori accertamenti in ospedale.

In serata e’ arrivata la conferma: Davide Formolo ha sofferto una frattura della clavicola e non potra’ proseguire a correre il Tour de France. “Davide ha una frattura trasversale minimamente scomposta - spiega Jeroen Swart, responsabile dello staff sanitario dell’Uae Team Emirates - Dovra’ essere sottoposto a un intervento chirurgico nelle prossime 48 ore, si spera possa tornare alle competizioni in 5-6 settimane”.

POGACAR SI AGGIUDICA LA NONA TAPPA

Tadej Pogacar e’ ufficialmente il terzo contendente per questo Tour de France 2020 che entra ormai nel vivo. Con la vittoria nella nona tappa da Pau a Laruns, il giovane sloveno rientra in corsa per la vittoria finale dopo la sfortunata settima frazione in cui il vento gli ha fatto perdere piu’ di un minuto.

Ed e’ una Grande Boucle che parla sloveno, visto che la maglia gialla passa sulle spalle di Primoz Roglic, secondo al traguardo dopo 153 chilometri ricchi di montagne in questa seconda tappa sui Pirenei.

Il capitano della Jumbo-Visma ha tenuto botta agli attacchi del giovane connazionale dell’UAE-Emirates e ai timidi tentativi di Egan Bernal e si e’ preso anche undici secondi abbuono nel corso della frazione che gli conferiscono 21 secondi di vantaggio in classifica generale nei confronti del piu’ diretto degli inseguitori, vale a dire il colombiano del Team Ineos.

POZZOVIVO COSTRETTO AL RITIRO: “ORA PENSO AL GIRO”

Domenico Pozzovivo e’ stato costretto ad abbandonare il Tour de France. Come comunicato dalla Ntt ProCycling, l’infortunio rimediato nella caduta durante la tappa di apertura a Nizza lo ha costretto a lasciare dopo la nona tappa corsa oggi a Laruns. “Non volevo lasciare il Tour senza vedere se il mio corpo riusciva a riprendersi nel corso della gara, ma il dolore ogni giorno e’ stato incredibile - ha dichiarato Pozzovivo -. In piu’, il rischio di cadere di nuovo e causare danni ancora maggiori e’ troppo grande. Adesso mi concentrero’ sul recupero il piu’ velocemente possibile e poi guardero’ al mio prossimo obiettivo che, si spera, sara’ il Giro d’Italia”.

ARU SI RITIRA “NON SO COSA MI STIA SUCCEDENDO”

“Non so proprio cosa mi stia succedendo, non ho risposte e questa cosa mi fa soffrire”. Lo ha dichiarato Fabio Aru, ritiratosi dal Tour de France nel corso della 9a tappa, la frazione pirenaica da Pau a Laruns di 153 chilometri.

“Mi ero avvicinato a questo Tour de France in punta di piedi, ma conscio che avevo lavorato bene. Non per fare classifica, ma per aiutare Tadej (Pogacar, ndr) nel migliore dei modi e magari, chissa’, prendere qualche soddisfazione personale qualora si fosse presentata l’occasione. Venivo da una serie di incoraggianti prestazioni, in una parabola crescente, eccetto la giornataccia del Lombardia. Anche i dati mostravano ottimismo nel ritorno ad una condizione che mi permettesse di fare buone prestazioni, sicuramente i migliori degli ultimi 3 anni. Anche stavolta, parlando col medico della squadra, gli dicevo che avevo sensazioni crescenti, e che ero fiducioso per il proseguo della corsa. Ora sono qua, a terra, senza capirne il motivo”.

ORDINE D’ARRIVO

9a tappa, Pau-Laruns, di 153 Km

1. Tadej Pogacar (Slo, UAE-Emirates)     in 3h55’17”
2. Primoz Roglic (Slo, Jumbo-Visma)     s.t.
3. Marc Hirschi (Svi, Team Sunweb)     s.t.
4. Egan Bernal (Col)     s.t.
5. Mikel Landa (Esp)     s.t.
6. Bauke Mollema (Ned)     a 0’11”
7. Guillaume Martin (Fra)     s.t.
8. Romain Bardet (Fra)     s.t.
9. Richie Porte (Aus)     s.t.
10. Rigoberto Uran (Col)     s.t.

10a tappa, Ile d’Oleron Le Chateau d’Oleron - Ile
de Re’ - Saint-Martin de Re’, di 168,5 Km

1. Sam Bennett (Irl, Deceuninck-QuickStep)     in 3h35’22”
2. Caleb Ewan (Aus, Lotto Soudal)     s.t.
3. Peter Sagan (Svk, Bora-Hansgrohe)     s.t.
4. Elia Viviani (Ita)     s.t.
5. Mads Pedersen (Den)     s.t.
6. Andre Greipel (Ger)     s.t.
7. Bryan Coquard (Fra)     s.t.
8. Cees Bol (Ned)     s.t.
9. Jasper Stuyven (Bel)     s.t.
10. Luka Mezgec (Slo)     s.t.
   
CLASSIFICA GENERALE

Dopo la 10a tappa

1. Primoz Roglic (Slo, Jumbo-Visma)     in 42h15’23”
2. Egan Bernal (Col, Ineos-Grenadiers)     a 0’21”
3. Guillaume Martin (Fra, Cofidis)     a 0’28”
4. Romain Bardet (Fra)     a 0’30”
5. Nairo Quintana (Col)     a 0’32”
6. Rigoberto Uran (Col)     s.t.
7. Tadej Pogacar (Slo)     a 0’44”
8. Adam Yates (Gbr)     a 1’02”
9. Miguel Angel Lopez (Col)     a 1’15
10. Mikel Landa (Esp)     a 1’42
 
Maglia VERDE (classifica a punti)

1. Sam Bennett (Irl, Deceuninck-QuickStep)     pt 196
2. Peter Sagan (Svk, Bora-Hansgrohe)     175
3. Bryan Coquard (Fra, Vital Concept)     129

Maglia A POIS (classifica scalatori)

1. Benoit Cosnefroy (Fra, AG2R-La Mondiale)     pt 36
2. Nans Peters (Fra, AG2R-La Mondiale)     31
3. Marc Hirschi (Swi, Team Sunweb)     26

Maglia BIANCA (classifica giovani)

1. Egan Bernal (Col, Ineos Grenadiers)     42h15’44”
2. Tadej Pogacar (Slo, UAE-Emirates)     a 0’23”
3. Enric Mas (Esp, Movistar)     a 1’41”