SYDNEY - A Coffs Harbour è iniziato il processo, con giudice unico, a carico di Hayden Carl Skinner, trentunenne accusato di aver violentato una donna di 76 anni all’interno di una casa di cura nelle prime ore del 1° gennaio 2024. L’uomo — un consumatore di droghe con debiti legati allo spaccio — ha ammesso di essersi introdotto nell’edificio, ma nega con fermezza di aver abusato della vittima.
Secondo la ricostruzione fatta dal pubblico ministero, Skinner avrebbe scavalcato una recinzione della struttura per anziani, attraversato un cortile e raggiunto la stanza della donna, la cui porta era stata lasciata socchiusa. La vittima, ricoverata per condizioni di salute fisica e non per disturbi cognitivi, dormiva quando l’uomo sarebbe entrato e l’avrebbe svegliata per poi aggredirla. L’accusa sostiene che Skinner le avrebbe tolto pantaloni, biancheria e assorbente prima di commettere la violenza.
La donna è stata ritrovata poco dopo da un’infermiera, nuda dalla vita in giù e in evidente stato di shock. Gli inquirenti hanno rinvenuto il DNA dell’imputato sui pantaloni della vittima, trovati sul pavimento vicino al letto. Un esame condotto all’ospedale di Coffs Harbour ha riscontrato lividi nella parte interna delle cosce e un’abrasione nella zona genitale, segni che il pubblico ministero ritiene compatibili con una violenza sessuale.
Il procuratore della Corona, Brendan Campbell, ha spiegato che la donna avrebbe riferito l’accaduto a più persone: personale della casa di cura, un paramedico, un altro residente e infine suo figlio. Queste testimonianze, unite alle prove fisiche, rappresentano un elemento centrale dell’accusa.
La difesa, rappresentata dal difensore pubblico Peter Pearsall, contesta invece che vi sia stata una violenza sessuale. Secondo Skinner, la donna si sarebbe svegliata e avrebbe afferrato l’intruso, generando una colluttazione senza contatto sessuale. Pearsall ha precisato che il suo assistito avrebbe agito solo per motivi economici: “Era un consumatore di droga con un debito da saldare e si trovava sotto pressione”.
Skinner è stato arrestato il 4 gennaio 2024 dopo che la polizia ha trovato le sue impronte sul luogo. Da allora è detenuto in custodia cautelare. La corte ha inoltre appreso che la vittima è deceduta successivamente per cause non correlate all’episodio.
Il processo prosegue con l’esame delle prove e delle testimonianze, in attesa della decisione del giudice Michael McHugh.