PERTH – Il Western Australia è ufficialmente l’economia migliore del Paese, secondo il rapporto trimestrale CommSec State of the States, pubblicato lunedì.

Il rapporto valuta le economie statali e dei Territori in base a otto indicatori principali: crescita economica, spesa al dettaglio, occupazione, crescita della popolazione, investimenti in attrezzature, lavori di costruzione, finanziamenti per la casa e inizio della costruzione di nuove abitazioni. Attualmente, il Western Australia è al primo posto per spesa al dettaglio, occupazione e crescita demografica.

“Le solide basi economiche del WA, in particolare il basso tasso di disoccupazione e la forte crescita della popolazione, hanno alimentato altissimi livelli di spesa al consumo, portando lo Stato in cima alla classifica per la prima volta in un decennio”, ha dichiarato Ryan Felsman, economista capo di CommSec.

L’economia del WA è fortemente orientata alle risorse, con colossi minerari come Rio Tinto e BHP che estraggono grandi quantità di minerale di ferro nella regione del Pilbara per l’export verso l’Asia, mentre aziende energetiche come Woodside Energy e Santos dominano il settore petrolifero e del gas. Questa ricchezza di risorse ha prodotto il mercato del lavoro più forte del Paese, con un tasso di disoccupazione di appena il 3,7% a settembre.

La popolazione dello Stato sta aumentando rapidamente, con un tasso annuale di crescita del 3,1%, ben al di sopra della media nazionale

Il premier statale Roger Cook ha accolto con favore il rapporto, dato che conferma come il WA sia il “motore” dell’economia nazionale. “Abbiamo il tasso di disoccupazione più basso, l’economia a crescita più rapida, una popolazione in continua espansione, e ciò dimostra come la prosperità del nostro Stato sia la chiave per la prosperità dell’intera nazione”, ha dichiarato Cook.

Il South Australia ha perso di poco il suo primato di migliore economia della nazione, ma rimane in cima per crescita economica e inizio lavori di edilizia residenziale, anche se quest’ultima cifra è stata inferiore del 3,9% rispetto alla media del decennio. Il ministro del Tesoro Stephen Mullighan ha affermato che il mantenimento del secondo posto è un segnale molto positivo per l’economia dello Stato. 

Dietro a Western Australia e South Australia, il Queensland ha fatto un notevole balzo dal quinto al terzo posto. Il Victoria, un tempo contendente per il podio, è scivolato al quarto posto, mentre la Tasmania è salita al quinto dal sesto. L’ACT è sceso in sesta posizione dalla quarta, seguito dal NSW, che ha mantenuto il suo settimo posto, e dal Northern Territory che chiude la classifica.

“La forza delle economie degli Stati e dei Territori australiani continua a essere sostenuta da un mercato del lavoro resiliente e da una solida crescita demografica, che supportano la domanda complessiva. Tuttavia, un periodo prolungato di tassi di interesse elevati per contrastare l’inflazione sta mettendo sotto pressione i consumatori e rallentando la crescita economica. Il percorso futuro dipenderà in gran parte dalla solidità del mercato del lavoro, dall’andamento della politica monetaria e dalla ripresa economica della Cina”, ha concluso Felsman.