“Nessuno resterà impunito. I bastardi stanno per tornare”. La terza stagione della serie sui poliziotti di Pizzofalcone con Alessandro Gassmann e Carolina Crescentini è tra le più attese della nuova stagione di Rai1 e conseguentemente di Rai Italia, il canale televisivo riservato.
Nata dai libri di uno dei più amati e prolifici scrittori napoletani, Maurizio de Giovanni (che ha sfornato tanti successi letterari-televisivi, come “Mina Settembre” e “Il commissario Ricciardi”), è dedicato alle vicende della squadra partenopea guidata dall’ispettore Giuseppe Lojacono (ben 11 i romanzi dello scrittore pubblicati dal 2012 al 2020).
Come ben ricorderanno i telespettatori che hanno seguito la serie televisiva che ha avuto un gran seguito di pubblico, nel finale della seconda stagione i protagonisti si erano riuniti al ristorante per festeggiare la chiusura di un caso. Negli ultimi istanti, un forte boato li ha travolti: una bomba è esplosa all’esterno del locale. Chi l’ha piazzata? Ma soprattutto, sono riusciti a sopravvivere? Ovviamente non potrebbe esserci “I bastardi di Pizzofalcone 3” senza Lojacono (Gassmann) e la sua squadra e, a giudicare dalle prime immagini che emergono dal trailer, almeno i personaggi principali sono usciti indenni dall’esplosione, anche se si intravede uno di loro ricoperto dalle fiamme, e il gruppo è costretto a farsi largo con le torce dei telefonini nel buio.
L’ispettore Lojacono è devastato dai sensi di colpa, come ha potuto lasciare che tutto questo accadesse? Ora occorre indagare sui responsabili e capire come mai la squadra era nel loro mirino. Peccato che, essendo vittime, non possano procedere. Tutti non fanno che ripetersi un’unica ossessiva domanda: chi ha collocato quell’esplosivo e perché? Spetterà proprio all’ispettore raccogliere i pezzi: per lui e i “bastardi” è l’inizio di una lunga e complessa indagine nascosta, facendo i conti con i metodi scorretti e inefficienti di un procuratore venuto da Roma. A portare ulteriore scompiglio l’arrivo di un nuovo commissario a Pizzofalcone, Elsa Martini, appena prosciolta da un processo per la morte di un pedofilo.
Questo fa di Elsa una “bastarda” a pieno titolo. La sua presenza volitiva spariglia le logiche del gruppo e il sospetto aleggia sempre su di lei: Elsa ha davvero ucciso un uomo a sangue freddo? Martini è stata dichiarata innocente, ma le voci di una vera e propria esecuzione non si sono spente.
Intanto la città distesa sotto la collina di Pizzofalcone continua a vivere. In una Napoli sospesa tra tradizione e modernità, incanto e disincanto, bellezza e oscurità, si generano delitti su cui la squadra è chiamata a indagare. Reati che scaturiscono dal cuore delle miserie umane. Una commedia umana amara, piena di grande verità emotiva. “Nessuno resterà impunito”. Il primo passo di Lojacono e i suoi sarà quello di scoprire chi ha tentato di ucciderli.
Nel cast della terza stagione troviamo: oltre a Gassmann e Crescentini, Antonio Folletto, Tosca d’Aquino, Massimiliano Gallo, Gianfelice Imparato, Simona Tabasco, Gennaro Silvestro, Gioia Spaziani, Serena Iansiti, Matteo Martari e Maria Vera Ratti. La regia dei 12 episodi, divisi in sei parti, è affidata a Monica Vullo.
Per chi non avesse visto le prime due stagioni della serie, tra l’altro disponibili per lo streaming su Raiplay, un piccolo riepilogo di quanto accaduto.
Napoli. Il commissariato di polizia di Pizzofalcone è allo sbando: quattro agenti implicati nel traffico di droga sono stati allontanati, e verranno rimpiazzati dagli scarti degli uffici contigui. Il nuovo vicequestore è Luigi Palma, quarantenne dal temperamento gioviale, un tranquillo divorzio alle spalle e un interesse esclusivo per il lavoro. Giuseppe Lojacono, allontanato ingiustamente dalla sua Sicilia, è il più brillante tra gli ispettori anche se la sua condizione familiare è deprimente. Francesco Romano e la giovane agente Alessandra Di Nardo sono stati trasferiti a causa dei loro modi troppo rudi: il primo per via della sua violenza, la seconda per la dimestichezza con le armi, mentre al raccomandato Marco Aragona è data l’ultima possibilità di restare in polizia.
Della vecchia squadra di Pizzofalcone sono sopravvissuti solamente l’anziano Giorgio Pisanelli e la quarantenne Ottavia Calabrese, ciascuno con seri problemi familiari: un gruppo accomunato dal fatto di non avere più niente da perdere. Il commissariato di Pizzofalcone deve chiudere a fine dicembre, quindi la squadra deve occuparsi solo dei piccoli casi di normale amministrazione, ma quando Lojacono aiuta a risolvere brillantemente un caso di omicidio i superiori concedono loro di indagare anche su casi complessi.