MONZA - La nomina di Filippo Ferri a nuovo questore di Monza e Brianza, con decorrenza dal primo giugno, ha suscitato forti polemiche.
Un gruppo di un centinaio di esponenti della società civile brianzola ha indirizzato una lettera aperta al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, chiedendo di riconsiderare la scelta. Sul tema è intervenuta anche Alleanza Verdi e Sinistra (Avs), che ha annunciato la presentazione di un’interrogazione parlamentare.
Il motivo della contestazione nasce dal fatto che Ferri, attualmente a capo della Polizia ferroviaria di Milano, è stato condannato in via definitiva nel 2012 a tre anni e otto mesi di reclusione, con l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni, per falso e calunnia, in relazione all’irruzione nella scuola Diaz di Genova durante il G8 del 2001.
In quella notte del 21 luglio, la polizia fece irruzione nel centro stampa del Genoa Social Forum, fermando e aggredendo gli attivisti all’interno. A decine finirono in ospedale, tre con prognosi riservata e uno in coma. Un’operazione definita da più parti come una “macelleria messicana”.
La petizione, sostenuta da forze politiche tra cui Sinistra Italiana, Più Europa e Lab Monza, definisce la nomina un affronto per l’intera comunità, che merita rispetto dei principi costituzionali e dei valori di giustizia e democrazia.
I firmatari chiedono un passo indietro, sottolineando la gravità di affidare la guida della sicurezza pubblica a una figura condannata per reati così gravi, legati all’abuso di potere.
Sulla stessa linea la senatrice Ilaria Cucchi (Avs), che ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno. “Affidare la responsabilità della sicurezza pubblica di una città a chi ha disonorato la divisa e la funzione pubblica significa legittimare una cultura dell’impunità e della menzogna inaccettabile”, ha dichiarato.