ROMA - I vertici del Movimento 5 stelle non intendono alimentare il ‘botta e risposta’ con il garante Beppe Grillo, che ha scritto una nuova lettera pubblicata sul Foglio on line, accusando il leader Giuseppe Conte di “minacce” e annuncia di voler sottoporre la questione agli organi interni competenti.  

“Se Grillo ha qualcosa da discutere può parlare con gli avvocati”, è la replica del quartier generale di Campo Marzio.  

Negli ambienti vicini a Conte questo continuo ricorso alla pubblicazione di lettere il cui contenuto in teoria sarebbe riservato è letto come “un segno di debolezza del garante”, e l’ex premier in queste ore ha ribadito di volersi impegnare “con tutte le energie solo sul processo costituente”. Insomma, questo è lo spirito col quale l’entourage contiano affronta il momento.  

Le lettere di Grillo non fermeranno il proseguimento della procedura di confronto interno e di consultazione di iscritti e simpatizzanti, procedura che deve portare all’evento finale, una assemblea costituente che per ora è prevista per il 19 e 20 ottobre.  

Da giorni, tuttavia, vista la mole delle proposte giunte e da sottoporre alla discussione (circa 22mila), sono gli stessi vertici del M5S a non escludere un possibile slittamento della data per consentire il completamento del confronto interno, e in giornata, secondo quanto si apprende da fonti del Movimento, potrebbe essere pubblicata sul sito ufficiale una nota con le informazioni di dettaglio su come procederà la seconda fase del processo costituente. 

Intanto, comunque, il garante non perde l’occasione di fare dell’ironia, proprio sui recenti scambi di lettere e diffide legali con il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte. Sui suoi canali social il fondatore e garante del Movimento ha pubblicato un post “Consigli per il nuovo simbolo…” con l’immagine di un logo del Movimento con 5 simboli della lettera ripresi da quello delle caselle e-mail e la scritta Movimento5pec.it.