CANBERRA - Il NuvaRing è un contraccettivo ormonale su prescrizione che viene inserito direttamente nella vagina e rilascia ormoni per prevenire l’ovulazione. Può essere utilizzato per tre settimane consecutive e poi rimosso per una settimana, prima di inserirne uno nuovo. Se usato correttamente, ha un’efficacia del 99,5%, paragonabile a quella della pillola.

Fino ad oggi il costo rappresentava un ostacolo per molte donne: una confezione privata da tre anelli costa circa 130 dollari, ma con il sussidio il prezzo scenderà a 31,60 dollari per i pazienti e 7,70 dollari per quelli che godono di agevolazioni sanitarie, fino a un massimo di 25 dollari a ricetta dal 1° gennaio.

Secondo la dottoressa Sara Whitburn di Sexual Health Victoria, la misura rappresenta “una vera svolta” perché elimina una delle principali barriere all’uso del NuvaRing. “La contraccezione è una questione di scelta e adattamento allo stile di vita, ma il costo ha sempre pesato sulle decisioni delle donne”.

Gli effetti collaterali dell’anello sono simili a quelli della pillola — acne, gonfiore, aumento di peso, calo del desiderio — ma per chi soffre di disturbi gastrointestinali il dispositivo può essere una valida alternativa. “È un’opzione utile per chi preferisce un metodo gestibile in autonomia, senza la necessità di un’assunzione giornaliera”, ha aggiunto Whitburn.

L’inserimento del NuvaRing nel PBS fa parte del pacchetto per la salute femminile da 573 milioni di dollari annunciato dal governo a febbraio, che prevede anche nuovi sussidi per dispositivi a lunga durata come IUD e impianti sottocutanei.

Il ministro della Sanità Mark Butler ha sottolineato che “le esigenze sanitarie delle donne sono state trascurate troppo a lungo” e che l’obiettivo è rimuovere gli ostacoli economici e logistici all’accesso ai metodi contraccettivi.

Per Bilal Somra, direttore di Organon ANZ, l’investimento “non solo risponde ai bisogni di metà della popolazione mondiale, ma offre anche benefici economici e di produttività, migliorando la salute e l’autonomia delle donne australiane”.