Nel primo turno primo dei trentaduesimi di Coppa Italia, in campo anche alcune formazioni di Serie A, al debutto ufficiale nella nuova stagione, in attesa del via al campionato il prossimo fine settimana. Tra queste il Genoa che, al Ferraris, ha battuto con un netto 3-0 il Vicenza. I veneti hanno avuto una grossa occasione di passare in vantaggio con Vitale, che, però, ha sfiorato solo il palo. Al 41’ il Grifone ha sbloccato la partita con una soluzione ravvicinata su assist del solito Martin. Il Vicenza ha subito il contraccolpo e, prima dell’intervallo, ha incassato il secondo gol con l’autorete di Benassai sulla punizione calciata da Stanciu. Proprio il rumeno ha chiuso i conti al 55’. Ai sedicesimi di fine settembre il Genoa se la vedrà con l’Empoli, prima squadra a scendere in campo contro la Reggiana. I toscani sono andati sotto nel punteggio al 12’, quando Gondo ha insaccato sfruttando una deviazione fortunata della difesa di casa. L’Empoli ha avuto la grande chance del pareggio al 22’, ma Motta ha parato il rigore di Ilie. Poco male per il numero 10, che si è riscattato al 64’ con un tiro cross che ha sorpreso il portiere ospite. Da segnalare che a fine primo tempo era stato annullato il raddoppio a Bonetti per fuorigioco. Visto l’1-1 al termine dei tempi regolamentari, si è andati ai rigori: qui, Fulignati ha  parato su Gondo e Marras. Motta ha tenuto vivi i suoi respingendo il tiro di Carboni, ma Rover ha  calciato fuori; Busiello ha poi segnato il gol del definitivo 4-1. In campo anche il neopromosso Sassuolo, che ha battuto il Catanzaro grazie allo spunto al 32’ di Doig, abile nello sfruttare la giocata di Berardi (presenza numero 400 con la maglia neroverde). La ripresa è stata vivace e ha visto i padroni di casa sfiorare il raddoppio con Laurienté e lo stesso Doig, ma anche rischiare di subire il pareggio con i tentativi di Rispoli (palo) e Iemmello. E’ arrivata poi la vittoria del Lecce per 2-0 sulla Juve Stabia. Di Francesco ha iniziato la sua avventura-bis sulla panchina dei salentini lanciando dal primo minuto Krstovic, al centro delle voci di mercato. E proprio il montenegrino ha sbloccato il risultato al 26’ su rigore. L’espulsione diretta di Banda ha lasciato il Lecce in dieci uomini, ma Kaba al 95’ ha chiuso la partita su assist di Camarda, entrato al 73’. 

La prima sorpresa è arrivata con l’eliminazione di una squadra di Serie A. Si tratta della Cremonese, che è stata eliminata dal Palermo ai calci di rigore: decisiva la parata di Bardi su Johnsen. In precedenza, i 90’ si erano chiusi sullo 0-0 con un brivido per parte: Audero ha parato su Gyasi nel primo tempo, mentre nel finale sono stati i rosanero a rischiare di capitolare. Ora la squadra di Filippo Inzaghi se la vedrà con la vincente tra Udinese e Carrarese. I calci di rigore, invece, hanno sorriso al Cagliari, che ha eliminato la Virtus Entella con il brivido dopo l’1-1 dei tempi regolamentari. A segno Piccoli al 45’, ma le cose si sono complicate all’86’: Mina ha sbagliato un rigore calciando alto, mentre dopo 1’ Deiola è incappato in un autogol nel tentativo di anticipare Mezzoni. Nella lotteria dal dischetto, primo errore per gli uomini di Pisacane con Adopo, ma Caprile ha rimediato parando su Karic; alla fine è stata decisiva la traversa colpita da Marconi. Al debutto stagionale, il Como è passato in casa contro il Sudtirol superando il brivido iniziale dato dal vantaggio ospite con il rigore trasformato da Casiraghi al 13’. La reazione degli uomini di Fabregas è stata veemente e si è concretizzata prima della fine del primo tempo: la doppietta di Douvikas (Morata è subentrato al 66’) e il gol di Da Cunha, infatti, hanno firmato il 3-1 che vale il passaggio ai sedicesimi, dove ci sarà la sfida al Sassuolo. In precedenza, il Venezia è stato capace di travolgere il Mantova con un netto 4-0. Due gol per tempo con due doppiette: nella prima frazione è andato a segno due volte Doumbia, prima con un diagonale di sinistro e poi con un tiro preciso di destro, mentre nella ripresa è toccato a Yeboah. Prossimo ostacolo una tra Audace Cerignola e Verona.