CANBERRA - “Tutto ricade sui consumatori di energia, non sulle società di trasmissione, non sui produttori e nemmeno sui governi statali o federali”, ha dichiarato oggi il presidente della commissione d’inchiesta, il senatore indipendente David Van.

Secondo Van, i costi vengono trasferiti ai consumatori senza alcuna supervisione o responsabilità: “È una circostanza molto rara in cui un costo può essere passato ai consumatori senza controllo”.

Dopo la pubblicazione del rapporto finale sull’indagine sulla pianificazione e regolamentazione energetica, il senatore ha affermato che il sistema necessita di un cambiamento: “La transizione è in stallo, se non addirittura in regressione”.

Il senatore dei Nationals Matt Canavan ha criticato l’obiettivo dell’82% di energie rinnovabili entro il 2030, indicando il carbone piuttosto che il nucleare come opzione più economica. Ha inoltre chiesto maggiore trasparenza sui costi delle politiche climatiche e sulle energie rinnovabili adottate dai governi.

Diverse testimonianze hanno evidenziato che i produttori di energia si ritrovano in competizione diretta con le famiglie che generano elettricità tramite pannelli solari, mentre gli enti regolatori del mercato agirebbero a discapito dei consumatori.

I senatori laburisti hanno difeso il piano integrato dell’Operatore del Mercato Energetico Australiano, definendolo uno dei più trasparenti e consultati al mondo. Hanno respinto l’idea di una revisione della Productivity Commission, ritenendola controproducente e destabilizzante.

Secondo il Consiglio Australiano dei Servizi Sociali (ACOSS), le famiglie a basso reddito, circa il 40% del totale, sono state le più colpite dall’aumento delle tariffe elettriche negli ultimi vent’anni. Inoltre, queste famiglie spesso non comprendono le complesse strutture tariffarie e finiscono per pagare di più con le tariffe a fasce orarie.

Il senatore Van ha sottolineato che il dibattito sul nucleare, pur essendo marginale nel rapporto finale, non dovrebbe distrarre da riforme più urgenti per proteggere i consumatori.