NIZZA - Kieran Crowley ha rivoluzionato il reparto arretrato in vista della delicata sfida, ai Mondiali, tra Italia e Uruguay, prevista domani alle 17.45. Lorenzo Pani esordisce alla Rugby World Cup nel ruolo di ala, insieme ad Ange Capuozzo che torna estremo. Tornano a giocare in coppia dall'inizio anche i fratelli Garbisi, con Paolo che sarà schierato però come primo centro e Allan che torna a ricoprire il suo ruolo originario, quello di apertura. Come sempre, Crowley ha calibrato la sua formazione anche in base alle caratteristiche dell'avversario.

L'Uruguay ha dimostrato di essere furioso nel punto d'incontro e nella battaglia in mezzo al campo, e il tecnico azzurro ha risposto confermando in blocco il pacchetto visto con la Namibia (riposo solo per Ferrari, con Riccioni titolari) e portando in panchina 6 avanti. Inoltre, per mettere alle corde i sudamericani in difesa, ha deciso di dare maggiore imprevedibilità al suo attacco giocando con Garbisi primo centro e Allan apertura.

Inoltre, gli uruguaiani hanno particolarmente sofferto i calci di Jaminet, Lucu e Hastoy contro la Francia, e la presenza di Lorenzo Pani - che ha la "gittata" migliore tra gli Azzurri - servirà proprio a metterli in difficoltà sotto questo aspetto.

Gli unici giocatori a mantenere la stessa posizione rispetto alla Namibia e - in generale - alle ultime uscite sono Monty Ioane, a cui sarà come sempre chiesto un grande lavoro a tutto campo, e Nacho Brex. L'Italo-argentino, sempre importante a livello difensivo, in questa sfida lo sarà ancora di più.

 L'Uruguay infatti ha dimostrato di essere pericolosissimo negli attacchi in prima fase, e sarà importante non sbagliare nessun placcaggio in quel frangente. Nel multifase, invece, i sudamericani si sono spesso disuniti dopo 6-7 raggruppamenti, mentre l'Italia è in grado di difendere per molto tempo senza scomporsi, come dimostrato anche delle durissime sfide di quest'anno contro l'Irlanda e la stessa Francia. L'altro punto debole dell'Uruguay è rappresentato dalla rimessa laterale: Ruzza e Cannone (e Lamb dalla panchina) saranno quindi chiamati a un grande lavoro di disturbo, per "inquinare" il più possibile i possessi avversari ed evitare che possano attaccare con la consueta foga. Attenzione, però, perché con Kessler in campo l'Uruguay sarà molto più stabile in questo fondamentale.

Solo due cambi nell'Uruguay rispetto alla sfida con la Francia: ritornano il tallonatore German Kessler (sulla carta il titolare) e l'ala Gaston Mieres. Soprattutto la presenza di Kessler potrebbe migliorare la situazione in rimessa laterale. Con lui in campo, infatti, l'Uruguay ha vinto 20 touche su 22 nelle Summer Series.

Davanti, occhi puntati su Mateo Sanguinetti: contro la Francia ha messo in serie difficoltà Aldegheri, e quando è uscito la mischia sudamericana ha poi gradualmente ceduto. Il pilone uruguaiano avrà davanti Marco Riccioni, e sarà una bellissima sfida. Dietro, l'estremo Amaya è stato tra i più pericolosi contro la Francia, ma occhio anche all'esperto e rientrante Mieres, al talentuoso Freitas e alla coppia di centri Vilaseca-Inciarte. Tutti giocatori dotati di grande accelerazione e capaci di rompere il primo placcaggio, ma se l'Italia dovesse reggere il primo impatto, sarà poi difficile per i sudamericani trovare altre soluzioni.