Immaginate il padre di un giovane con un visto Working Holiday, residente a Melbourne per fare un’esperienza all’estero; viene a trovare il figlio insieme alla sua compagna nel 2008 e si innamora dell’Australia e delle tante opportunità nel Paese.
Di ritorno a Palermo, Mauro Bisignano vende il ristorante che gestiva assieme alla compagna e fa domanda per un visto Business per trasferirsi a Melbourne dove, nel 2009, rileva un piccolo ristorante giapponese a Manchester Lane con soli dieci posti a sedere.
Così inizia il primo capitolo di Maccaroni Trattoria con Mauro e Alessandra che preparano piatti tradizionali del grande repertorio gastronomico italiano.
Intanto Davide Bisignano, il giovane, con il suo Working Holiday scaduto, fa ritorno in Italia e decide di prendere un’altra strada, iniziando a lavorare per una compagnia aerea come assistente di volo, prima in Europa, poi con la Emirates in giro per il mondo e dal 2011 con base a Dubai. A bordo di un volo conosce Rita, una collega. I due si innamorano e si sposano, continuando a volare in giro per il mondo.
Spesso il loro lavoro li porta a Melbourne dove la famiglia Bisignano, per qualche giorno, si ritrova.
Intanto Mauro allarga Maccaroni Trattoria, rilevando un altro locale accanto e aumentando i posti a sedere fino a trenta.
Dopo cinque anni come assistenti di volo, Davide e Rita cominciano a pensare a un trasferimento in Australia. La loro decisione di venire a Melbourne coincide con la separazione di Mauro dalla sua compagna (la coppia aveva aperto un altro ristorante, Maccaroni Osteria, a Clifton Hill, oggi gestito da Alessandra).
Davide e Rita prendono quindi la gestione del ristorante che nel frattempo è stato ulteriormente ampliato con l’acquisto di altri due locali adiacenti, ma cominciano ad avere difficoltà nell’ottenere il visto. Le dinamiche vanno per le lunghe sul fronte del visto, mentre su quello del ristorante vanno molto velocemente; oggi Maccaroni è infatti un caposaldo della ristorazione italiana del centro, con un centinaio di posti a sedere e un forno a legna per le pizze.
Il visto intanto non arriva, Davide e Rita cominciano quindi a pensare a un piano B.
Rita torna a volare, questa volta per Ethiad con base a Abu Dhabi, quando finalmente, dopo tante peripezie, il visto arriva, ma scoppia la pandemia da COVID-19; Davide resta bloccato a Melbourne e Rita negli Emirati Arabi.
I due non si vedono ormai da più di un anno e mezzo, ma finalmente potranno riabbracciarsi la settimana prossima quando Rita farà scalo a Sydney.
Sotto la gestione di Davide e del fratello Gabriele, con il padre che ora cura l’amministazione, Maccaroni Trattoria ha continuato a consolidarsi con la pizzeria e il gnocchi bar.

In foto, gli gnocchi ripieni al gorgonzola, speck, noci e salvia serviti da Maccaroni Trattoria
Ai fornelli c’è Samantha Latina, giovane capo chef approdata nel ristorante anni fa con un visto Working Holiday come lavapiatti; con grande caparbietà e grandi capacità, ora gestisce tutta la cucina.
Il menù offre una grande varietà di paste e pizze e soprattutto di gnocchi, serviti veramente in tutte le salse, oltre a proposte vegane. Da segnalare gli gnocchi alla sorrentina, quelli di ricotta, serviti con pesto di pistacchi di Bronte, pancetta, ricotta e parmigiano, gli gnoc gnoc ripienti di asiago e parmigiano, cotti con speck e gorgonzola, e quelli di barbabietole o di zucca. Tra i secondi spiccano, fra gli altri, il guazzetto di pesce e la polenta pasticciata.
Tra le pizze, tutte le classiche: da rucola e crudo alla capricciosa, ma anche pere e gorgonzola e quella con salsicce e friarielli.
La cucina è italianissima, con forti ricordi della Sicilia, ma il personale non è solo italiano, ma anche indiano, iraniano, francese, messicano, tedesco, colombiano, brasiliano, pachistano-australiano e mongolo.
Insomma, se non parlaste l’inglese o l’italiano, potreste ricevere suggerimenti, sui piatti da ordinare e l’augurio di buon appetito, in almeno altre dieci lingue.