MELFI (Potenza) - Volevano imporre con la violenza e le minacce il loro monopolio assoluto nel settore della raccolta e del commercio all’ingrosso della paglia, ricorrendo anche alla violenza e alle intimidazioni, accentrando nelle loro mani gli ingenti profitti derivanti dalla vendita del prodotto: nell’ambito della cosidetta “guerra della paglia”, i Carabinieri melfitani hanno arrestato due fratelli, appartenenti a un clan operante nel Vulture-Melfese.
Il gip del Tribunale potentino ha disposto la misura cautelare in carcere per Antonio e Lorenzo Delli Gatti, 22 e 39 anni di Melfi, imprenditori agricoli, con le accuse di estorsione aggravata e illecita concorrenza con violenza e minaccia.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Potenza, erano partite nel giugno scorso dopo la denuncia di un imprenditore agricolo. L’uomo, che da diversi anni era impegnato nella raccolta della paglia, aveva riferito di essere stato minacciato e aggredito violentemente dai fratelli Delli Gatti, suoi concorrenti, i quali durante il suo disperato tentativo di fuga, lo avevano anche inseguito in auto speronandolo ripetutamente e fermandosi solo quando si erano accorti che l’imprenditore si stava dirigendo verso la stazione carabinieri di San Nicola di Melfi.
I fatti si inquadrano nella cosidetta “guerra della paglia” scoppiata da alcuni anni. La paglia che in passato veniva utilizzata dagli allevatori di bestiame, oggi è divenuta fonte di guadagno a seguito del suo impiego nel settore delle biomasse. Alla base dell’agressione, secondo le ricostruzioni degli investigatori, poi riscontrate, vi era la pretesa (realizzata) degli indagati di svolgere in eslcusiva la raccolta della paglia anche su terreni che in passato erano stati concessi al denunciante.