PARIGI (FRANCIA - Dall’inferno all’ennesima pagina di storia tennistica. Novak Djokovic risorge dopo i primi due set e rinvia l’appuntamento con il primo Slam per Stefanos Tsitsipas.

La vecchia guardia batte la ‘Next Gen’ anche sul terreno meno favorevole, almeno anagraficamente: la lotta sulla lunga distanza.

E invece, a spuntarla dopo oltre 4 ore sotto il caldo sole di Parigi, è ancora il numero 1 al mondo: per la seconda volta nel torneo (dopo Musetti), Djokovic recupera due set di svantaggio e si impone per 6-7 2-6 6-3 6-2 6-4.

E’ il 19° Slam in bacheca, a -1 da Roger Federer e quel Rafa Nadal detronizzato in semifinale nel suo terreno di caccia preferito, ma soprattutto Nole è il primo giocatore nell’Era Open a vincere per almeno due volte tutti e 4 i Major: ci erano riusciti solamente Laver ed Emerson, in altre ere tennistiche.

E dire che sembrava ormai in discesa il pomeriggio di Tsitsipas, con un Nole apparentemente stremato dopo le fatiche del primo set. Una frazione intensa, durata 68 minuti e che mette alle corde Djokovic, già reduce dall’impresa in 4 ore e 22 minuti contro Nadal in semifinale.

Eppure, il numero 1 al mondo sembrava poter spostare l’ago della bilancia dalla sua parte: dopo un set point cancellato sul 5-4 e con il successivo break nell’undicesimo game, e ancora con un set point a favore nel tie-break dopo essere riemerso dal 5-2.

Tsitsipas non ci sta, rispedisce al mittente una violenta risposta colpendo nell’angolo scoperto con il dritto con tempo di reazione pressochè nullo e poi chiude sull’8-6.

Djokovic sembra in riserva, subisce il contraccolpo psicologico e lascia scappare l’avversario in avvio di secondo set. Tsitsipas ringrazia e continua a premere sull’acceleratore mentre Nole, in debito d’ossigeno, cerca di accorciare gli scambi con smorzate e discese a rete, senza successo: 6-2.

La chiave di volta della finale arriva nel quarto game del terzo set: il greco manca tre chance per il 2-2, si aggrappa al dritto per annullare quattro palle break ma capitola alla quinta.

E Djokovic vola via, con ritrovato smalto e quell’aura di imbattibilità che appartiene solo ai grandi campioni: 6-3 e adesso è Tsitsipas nei panni del pugile suonato, tanto da richiedere l’intervento del fisioterapista per un massaggio alla parte bassa della schiena.

Nole azzanna la preda e mette le cose in chiaro nella quarta frazione, issandosi in un amen sul 4-0 e prolungando la sfida al quinto, dove si presenta da assoluto favorito.

Strappo decisivo sull’1-1, Stefanos si ribella a un destino già scritto restando a galla nei propri turni e issandosi ai vantaggi nel turno di servizio dell’avversario sul 5-4, ma la mano di Djokovic non trema: game, set and match e seconda tacca verso il sogno del Grande Slam.

“Spero almeno di ottenere la metà dei tuoi titoli”, l’ammissione di superiorità di Tsitsipas nei confronti dell’alieno Djokovic, raggiante come se fosse al primo Major: “E’ un sogno che si è realizzato ancora una volta - dice il serbo -.

Ringrazio il pubblico, anche oggi un’atmosfera stupenda. Ringrazio tutto il mio staff, i miei genitori, mia moglie, penso agli ultimi due match contro due giocatori fantastici, non è stato facile fisicamente e mentalmente ma ho avuto grande fiducia nelle mie capacità”. Chapeau.