COVERCIANO - “Abbiamo due partite importanti e quindi bisogna lavorare bene, battagliare perché dobbiamo dimostrare già in queste gare siamo una squadra solida, giovane ma affamata, anche se su quello non ci sono dubbi. Sono sicuro che lo dimostreremo”.

Non è stata un’estate semplice quella del capitano azzurro Gianluigi Donnarumma che, nonostante abbia vinto tutti con una squadra, il Paris Saint Germain, è stato messo alla porta da Luis Enrique per poi approdare al City di Guardiola, e sempre sul fronte allenatori ha visto cambiare in pochi giorni anche il tecnico della Nazionale, da Luciano Spalletti a Rino Gattuso.

Nonostante questo, l’approccio dell’estremo difensore classe ‘99, specie in chiave italiana, è votato al positivo, a pochi giorni dalla doppia sfida valida per le qualificazioni ai prossimi mondiali prima a Bergamo contro l’Estonia e poi a Debrecen in Ungheria contro Israele.

Nella partita in programma fra due giorni, “bisognerà partire subito forte, far capire chi siamo, e prenderla con umiltà, dimostrando il valore che abbiamo, mettendo in mostra quello che stiamo facendo - ha aggiunto Donnarumma - Sicuramente sarà una gara complicata perché tutte le partite europee non sono mai facili, tutte hanno un loro perché, bisognerà prepararla bene, essere concentrati, andare in campo forti, convinti mentalmente che possiamo fare una grande partita e cominciare bene questo nuovo percorso”.

“Ringrazio anche tutti gli italiani che ci sono vicini, so che è tutto esaurito a Bergamo, cercheremo di emozionarli, di fare una grande partita e di renderli orgogliosi di noi”. L’estremo difensore campano più di altri ha vissuto sulla sua pelle il cambio sulla panchina dell’Italia, stante il suo legame sia con l’ex c.t. Luciano Spalletti che con il suo sostituto, Rino Gattuso. “Il mister sta preparando la partita nel migliore dei modi e ci sta dando una sua impronta. Lo conoscevo già avendolo avuto come tecnico al Milan, quindi sono contento che sia qui e di ritornare a lavorare insieme, so quello che può portare a questa Nazionale. Gattuso ha cominciato alla grande, sta dando tutto e noi daremo tutto noi stessi per riportare l’Italia in alto, ma adesso bisogna pensare a passo dopo passo, bisogna essere umili, affiatati e fare gruppo Penso che con il neo ct faremo un grande passo in avanti”.

“Saluto tanto mister Spalletti perché mi ha dato tanto e lo sento spesso - ha proseguito Donnarumma - Purtroppo qualcosa non è andato, ma non è successo solo per demeriti suoi, ma anche nostri perché poi in campo andavamo noi, dovevamo sicuramente fare qualcosa in più. Sulla sua sostituzione in panchina sono cose decise dal presidente federale Gravina e da tutto il mondo Italia, e non entro nel merito, però sicuramente sono contento di aver instaurato un rapporto con lui perché è una persona che merita, che ha dato tanto al calcio, che può darne ancora, e sono orgoglioso di aver fatto parte della sua storia”.

Cosa è mancato all’Italia nelle ultime gare di qualificazione è presto detto: “Penso che la cosa più importante mancata contro la Norvegia è che non abbiamo avuto la forza di rialzarci, perché può capitare che magari prendi gol e lo stadio si infiamma, ma bisogna ritrovare quella forza italiana appunto di rialzarci. Con mister Gattuso ci stiamo lavorando tanto su questo e stiamo trovando le nostre consapevolezze. Lui ci sta facendo sentire tutti importanti, dal primo all’ultimo, e penso che ciò sia una cosa molto importante. L’obiettivo è anche fare gruppo, ritornare a divertirci, avere più scioltezza in campo e non avere grande pressione”.

Dopo l’Estonia l’Italia affronterà Israele in Ungheria, mentre il 14 ottobre prossimo è in programma la sfida di ritorno ad Udine contro la Nazionale israeliana. “Io sono papà da poco e fa male fa male vedere certe immagini e sentire certe notizie - ha spiegato Donnarumma rispondendo in merito alla tragedia umanitaria a Gaza -. Però è una situazione politica e più grande di noi, una situazione su cui non voglio entrare nel merito, noi cerchiamo solo di giocare a calcio, sicuramente il nostro obiettivo è riportare la pace, però fa troppo male vedere certe cose”.

Dopo aver mandato un suo saluto ed incoraggiamento al giovane portiere Thomas, aggredito nei giorni scorsi da un genitore nel corso della gara tra il Carmagnola e il Volpiano Pianese, in Piemonte (“Siamo tutti con lui, gli mando un grande abbraccio da parte di tutta la squadra e del mondo Italia, condanniamo ogni forma di violenza, sono cose che non dovrebbero mai accadere, lo aspettiamo presto a Coverciano per stare un po’ insieme a noi”), e raccontato del suo rapporto con Jannik Sinner (“Ci sentiamo sempre, con lui parliamo di tutto fuorchè di calcio e di tennis.

Abbiamo un rapporto speciale, è un ragazzo semplice, che ama la famiglia come me, gli faccio un in bocca per il derby italiano nei quarti degli Us Open contro Musetti, che vinca il migliore”), Donnarumma ha concluso parlando del suo recente cambio di maglia.

Del fatto che sia stato scaricato dal Psg, “negli ultimi giorni un po’ ne ho risentito, però sono sempre stato sereno, mi sono sempre allenato bene e sinceramente non vedevo l’ora di andare al City perché mi hanno voluto fortemente, a partire da uno dei più grandi allenatori al mondo, Guardiola. Questo mi ha lusingato perché essere voluto così fortemente da una società penso la più forte al mondo non può che rendermi orgoglioso per il lavoro che ho fatto fino ad ora. L’obiettivo l’anno prossimo è vincere il più possibile sia col club che con la Nazionale, e riportare l’Italia dove merita, e cioè al Mondiale”.