SASSONIA (GERMANIA) - La pista del Sachsenring infatti, la più corta dell’intero calendario con i suoi soli 3.67 km, ospita il GP di Germania. Dal 1998, anno in cui per la prima volta si è corso qui, tre i trionfi Ducati firmati rispettivamente da Stoner nel 2008, Martin nel ‘23 e Bagnaia lo scorso anno.

Reduce da tre GP perfetti con un bottino pieno di 37 punti, Marc Marquez si prepara a un weekend all’attacco. Vincitore per 8 volte consecutive nella Premier Class sul tracciato tedesco (dal 2013 al 2021 - nel 2020 non si è corso qui a causa della pandemia di Covid19) che, grazie alle sue 10 curve a sinistra, esalta al meglio il suo stile di guida, il fuoriclasse spagnolo punta a mettere il primo sigillo con la Desmosedici GP.

“Sarà un weekend decisamente più all’attacco - le parole di Marquez, leader della classifica piloti - Mugello ed Assen, almeno sulla carta, non erano tracciati estremamente favorevoli al mio stile. Abbiamo gestito tutto al meglio, per gradi, senza strafare e abbiamo portato a casa il massimo dei punti disponibili. Qui al Sachsenring invece la storia è un po’ diversa: questa pista è congeniale alla mia guida e questo è un punto da dover sfruttare. Rispetto ai GP precedenti saremo quindi più all’attacco”.

Sempre più nella scia del gruppo dei più veloci e reduce da un altro importate piazzamento sul podio in Olanda, Francesco Bagnaia torna al lavoro per ricucire ulteriormente il gap e trovare la giusta confidenza alla guida della sua Ducati. “Ad Assen abbiamo fatto altri step in avanti sia in qualifica che nella gara lunga - spiega il torinese, terzo in graduatoria - Nella Sprint ho fatto un po’ più di fatica ma anche in questa occasione, come al Mugello, sono partito molto forte e ho fatto una buona prima parte di gara. Poi in bagarre, ho iniziato a perdere confidenza sull’avantreno e ho dovuto alzare il ritmo. Questo del Sachsenring è un tracciato molto molto particolare, capiamo dove possiamo essere rispetto ai più veloci”.