CITTÀ DEL MESSICO (MESSICO) - Primo Carlos Sainz, terzo Charles Leclerc. Gongola la Ferrari quando si suona l’inno di Mameli sul gradino più alto del podio. Un podio rosso-Ferrari con l’intervallo dell’arancione di Lando Norris che dopo un duello in partenza con Verstappen, ha deciso di andare all’inseguimento di un sogno.

Già, perché il pilota della McLaren ha fiutato l’opportunità di accorciare il divario dal campione del mondo, parso nervoso e in difficoltà soprattutto all’inizio, tanto da meritarsi 20 secondi di penalità nel duello con Norris.

Ed allora la rincorsa di Lando Norris lo ha portato a risucchiare Leclerc per poi superarlo a nove giri dalla fine dopo un errore del monegasco. Era tardi per dare la caccia alla lepre Sainz, scappata al nono giro dopo aver superato di slancio proprio Verstappen.

“Il sorpasso su Verstappen - ha affermato lo spagnolo della Ferrari - è stato tra i più belli ed importanti della carriera. Con Verstappen o lo sorpassi così o non lo sorpassi mai. Avevo la sensazione di poter vincere, volevo un’ultima vittoria prima di andare via dalla Ferrari e, per farla, quale posto migliore del Messico?”.

Lando Norris ha duellato a lungo con Verstappen e la cosa non è piaciuta. “La lotta con Max ha dato origine a polemiche ed a due penalità per lui. Mi aspettavo qualcosa di quel tipo, non è un modo pulito di guidare il suo. Il campionato? Tengo la testa giù, stiamo facendo un ottimo lavoro”.

La Ferrari ha completato la giornata splendida con il giro veloce di Leclerc ed il terzo posto del monegasco.

“È stata una gara noiosa perché ho dovuto fare attenzione a temperatura, motore, freno, e così via. Non sono soddisfatto in pieno della mia gara ma, come team, portiamo a casa un primo e terzo posto. Impossibile fare di più soprattutto con una McLaren come quella di Norris che ci inseguiva”, ha commentato Leclerc a fine corsa. Russell e Hamilton hanno lottato tra di loro per il quarto posto tenendo desta l’attenzione del pubblico, ottimo anche il comportamento delle Haas che hanno chiuso al settimo e nono posto.

Bravissimo Oscar Piastri capace di rimontare dall’ultima posizione all’ottava ed andare a punti in una giornata che poteva riservare spiacevoli sorprese. Le stesse occorse alla Red Bull.

“Siamo troppo lenti, devo difendermi da macchine più veloci. Venti secondi di penalità sono tanti, ma non sto qui a piangere. Il Titolo costruttori ormai è andato, di certo possiamo fare un pò meglio. Ci mancava il grip in gara”, ha sintetizzato Max Verstappen mentre Sergio Perez è finito 17°, cioè ultimo se si escludono i ritiri di Albon, Tsunoda e Alonso.

Un risultato mortificante per chi cercava di regalare ai 400.000 del circuito messicano un sogno.