BUENOS AIRES - È scomparso a Buenos Aires Settimio Aloisio, uno dei più riconosciuti esponenti del calcio degli anni ‘90 e che ha lavorato a fianco di grandi giocatori argentini che a quel tempo hanno brillato prima nel campionato nazionale argentino e poi negli stadi di tutto il mondo.

Originario di Aiello Calabro, piccolo paesino in provincia di Cosena, ha vissuto gran parte della sua vita a Buenos Aires ed è stato anche fondamentale in un trasferimento, che in quella occasione non si perfezionò, di Diego Maradona al Napoli nel 1979.

Ma senza dubbio il trasferimento più riuscito è stato quello di Batistuta dalla Fiorentina alla Roma, come lo stesso Aloisio ha riconosciuto in un’intervista a Pagina/12: “È quello che mi ha dato più soddisfazioni. Abbiamo avuto i tre club più importanti d’Italia in lotta fino all’ultimo minuto. Credetemi, l’entusiasmo provocato dall’arrivo di Batistuta a Roma non può che essere paragonata a quella di Maradona al Napoli”.

Aloisio, che ad aprile avrebbe compiuto 90 anni, è arrivato in Argentina da bambino quando la sua famiglia stava scappando dalla carestia in Italia. Qui è cresciuto come dirigente per un periodo nell’Argentinos Juniors, dove è stato abbagliato dal calcio di Maradona.

Iniziò così la carriera di agente di giocatori argentini e il suo legame con l’Italia fu fondamentale per convincere i giovani talenti a provare la strada del cacio in Europa. È così che ha lavorato insieme a Gabriel Omar Batistuta e Claudio Paul Caniggia.