ROMA - “E’ stato l’anno delle tante prime volte”. Così Jasmine Paolini, a proposito del suo splendido 2024, nel quale ha vinto il primo WTA 1000, a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, ha raggiunto due finali nelle prove del Grande Slam in singolare, al Roland Garros e a Wimbledon, ha ritoccato più volte il best ranking, salendo fino al gradino numero 4 della classifica mondiale, si è qualificata per le WTA Finals in singolare e in doppio, al fianco di Sara Errani, con la quale ha vinto anche l’oro in doppio a Parigi 2024, e ha trionfato, con l’Italia capitanata da Tathiana Garbin, nella Billie Jean King Cup.
“A Wimbledon ho vissuto due settimane uniche. La vittoria in semifinale nel Major di Londra è il ricordo più bello di quest’anno.
E’ stata una vittoria pazzesca: 7-6 al terzo set, sul centrale di Wimbledon, per andare in finale. C’era tutta la mia famiglia: quel successo sulla Vekic è un momento che porterò sempre con me”, ha aggiunto la tennista azzurra. “Mai avrei immaginato a inizio anno di vincere il doppio ai Giochi Olimpici. La medaglia è tanto merito della visione di Sara.Il doppio non era nel mio mondo. Era il suo obiettivo e, piano, piano, me lo ha trasmesso. E’ stata una goia immensa vincere l’oro a Parigi. Infine, la Billie Jean King Cup è stata la chiusura perfetta di questo splendido 2024”, ha concluso Paolini.
Al fianco della giocatrice toscana il suo coach, Renzo Furlan: “Il livello di gioco dentro Jasmine è pazzesco. Non è facile, però, tirarlo fuori. Ci saranno anche momenti difficili e montagne da scalare in futuro. Bisogna fare i conti pure con le avversarie; ma noi continueremo a lavorare con costanza e tranquillità”.