ROMA - Partenza dall’Albania e arrivo a Roma, con due crono, sei tappe per velocisti, 5 di alta montagna, ma anche 38 km di sterrato, compresi quelli sul Colle delle Finestre che sarà anche La Cima Coppi del Giro con i suoi 2.178 metri. La Montagna Pantani sarà il Passo del Mortirolo mentre la Tappa Bartali sarà la Gubbio-Siena, con arrivo in Piazza del Campo.

Cresce l’attesa per l’edizione 2025 del Giro d’Italia, in programma dal 9 maggio al 1° giugno, il cui percorso è stato presentato questa sera presso l’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone” a Roma.

Per la quindicesima volta nella storia, il Giro, giunto alla 108° edizione, partirà all’estero, con le prime tappe che si terranno in Albania, per poi chiudersi a Roma per la settima volta.

Un aspetto, quello della partenza all’estero, rimarcato dal ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani: “Il fatto che il Giro ancora una volta abbia deciso di partire da un Paese amico come l’Albania è particolarmente importante perché si dà un segnale di forte sostegno a un Paese che vogliamo che entri a fare parte dell’Unione Europea”.

Al suo fianco il primo ministro albanese, Edi Rama: “Essere qui per celebrare un momento così particolare e vedere l’Albania inclusa in questo evento è una favola. Eravamo molto chiusi come Nazione, lo sport italiano ha avuto molta influenza sul nostro popolo come segnale di una vita migliore”.

Presente alla cerimonia anche il presidente di Rcs, Urbano Cairo, che ha dichiarato: “Quando si parla di Giro d’Italia è sempre un’emozione. Il Giro è uno degli eventi sportivi più visti e conosciuti al mondo È anche un grande momento nazionalpopolare, vedere tutta quella gente a bordo strada è bellissimo”.

Per quanto riguarda il percorso, tre tappe esigenti - compresa una cronometro individuale lungo le strade di Tirana - sono l’antipasto del Giro in terra albanese. Prima frazione impegnativa con arrivo nella capitale e finale con due salite ravvicinate anche con pendenze in doppia cifra sul modello delle recenti tappe di montagna in città.

La prova contro il tempo sarà seguita dalla frazione di Valona con l’ascesa di Qafa e Llogarasë, primo punto sopra i 1000 metri della Corsa Rosa.

Dopo il primo giorno di riposo, lunedì 12 maggio, si riparte con tre tappe potenzialmente adatte alle volate ma non necessariamente da gruppo compatto. Si risale la penisola con il primo arrivo in salita in Abruzzo a Tagliacozzo e, dopo la frazione con arrivo a Castelraimondo, spazio alla Gubbio-Siena, tappa Bartali di questa edizione, con cinque settori di strade bianche (circa 30 km) nel finale prima dell’arrivo in Piazza del Campo.

Secondo giorno di riposo lunedì 19 maggio. Si riparte dalla Toscana con la cronometro da Lucca a Pisa, una riedizione in chiave moderna della prova contro il tempo del 1977 vinta da Knut Knudsen.

Il giorno successivo celebra il ritorno al Giro dopo 25 anni della salita di San Pellegrino in Alpe all’interno di una tappa molto mossa con arrivo a Castelnovo nè Monti. Seguono tre tappe interlocutorie ma insidiose. La settimana si conclude ad Asiago con una tappa molto impegnativa da 3900 metri di dislivello anche se senza arrivo in salita.

Dopo l’ultimo giorno di riposo ecco il tappone trentino: cinque salite dure concatenate senza respiro e arrivo in salita a San Valentino (Brentonico) sul Monte Baldo che domina il Lago di Garda.

Gli arrivi di Bormio - tappa che include la Montagna Pantani, il Passo del Mortirolo - e Cesano Maderno precedono due tappe per gli uomini di classifica. La prima, da Biella a Champoluc, è breve ma propone un dislivello molto impegnativo (4950 metri).

Le salite Valdostane si susseguiranno senza intervalli di pianura fino all’arrivo. La seconda, da Verrès a Sestrière, è lunga e ripropone l’accoppiata finale Colle delle Finestre (8 km di sterrato e Cima Coppi 2025) e Sestrière.

Gran finale a Roma con il circuito nella Città Eterna.

Presentato anche il Giro femminile, in programma dal 6 al 13 luglio, per 939,6 km totali. Si parte dalla cronometro individuale di 13,6 km tra le strade di Bergamo, per chiudere invece all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola.

In mezzo una seconda tappa adatta a un arrivo di gruppo, una terza per velociste prima che la Castello Tesino-Pianezza di 156 km cominci a delineare la classifica con un susseguirsi di saliscendi nelle terre del prosecco.

La quinta frazione sarà l’ultima per le velociste, poi ci saranno tre tappe lunghe e impegnative.