BRUXELLES (Belgio) - Eddy Merckx compirà domani, 17 giugno, 80 anni. L’ex campione del ciclismo, considerato il più grande corridore della storia, verrà omaggiato con diverse iniziative e sarà anche ricevuto da re Filippo giovedì 19. Merckx che è nato a Meensel-Kiezegem, è considerato in Belgio una vera e propria icona.
A 50 anni dalle sue ultime imprese, Merckx continua a suscitare ammirazione fra i belgi e gli amanti del ciclismo di tutto il mondo.
Grande l’apprensione dei tifosi per gli ultimi problemi di salute dell’ex ciclista, dovuti a una caduta dalla bicicletta a un passaggio a livello che gli è costata un’operazione all’anca nel dicembre dello scorso anno, con un secondo ulteriore intervento avvenuto il 22 marzo scorso.
Professionista dal 1965 al 1978 e soprannominato “cannibale” per la sua voglia sfrenata di non lasciare mai niente agli avversari e vincere sempre, grazie a questa sua tenacia è diventato il corridore più vincente nella storia del ciclismo e il più forte di tutti i tempi.
Nel suo palmare’s, in circa 1.800 corse su strada cui prese parte tra i professionisti, riportò 445 vittorie: un record, cui si aggiungono 80 successi su pista. Professionista, come detto, per 14 stagioni, dal 1965 al 1978, Edouard Merckx (questo il suo vero nome) vinse tra l’altro, cinque Tour de France, cinque Giri d’Italia e tre Campionati del mondo su strada.
Il “cannibale”, sarà quindi ricevuto giovedì da re Filippo del Belgio durante un’udienza al castello di Laeken, residenza reale della capitale belga. Merckx venne nominato barone nel 1996 da re Alberto II, padre e predecessore di Philippe, che lo considerava “il più grande ambasciatore del Belgio nel mondo”. Negli anni ‘60 e ‘70, infatti, il Paese fu scosso da conflitti linguistici aggravati da una crisi economica. In quel contesto, Eddy Merckx faceva da collante perché alla fine, ogni belga “pedalava” con lui in quanto tifoso.