MONTEVIDEO - Questa domenica 11, con l’elezione di sindaci, assessori e consiglieri, si concluderà il lungo ciclo elettorale dell’Uruguay. Nonostante nella capitale Montevideo il clima elettorale ha iniziato a farsi sentire solo nelle ultime settimane, nell’entroterra l’effervescenza si fa sentire da più tempo, soprattutto nelle regioni dai risultati incerti. Inoltre, le municipalità, poco significative per i residenti di Montevideo, svolgono un ruolo più importante nelle regioni interne, il che aggiunge maggiore interesse alla competizione per il terzo livello di governo.  

La portata locale Búsqueda, infatti, scrive che il livello di incertezza su ciò che accadrà domenica varia notevolmente da regione in regione. A Montevideo e a Canelones, la vittoria del Frente Amplio (FA) è praticamente certa, si può prevedere con ragionevole certezza anche la vittoria del Partito Colorado (PC) a Rivera e del Partito Nazionale (PN) a Maldonado, Cerro Largo, Treinta y Tres, Tacuarembó, Artigas, Colonia e Flores. Ma ci possono sempre essere delle sorprese, soprattutto nei dipartimenti con favoritismi bianchi, ma dove il Frente Amplio non si è ancora arreso, come Lavalleja, Soriano, Florida, Durazno, San José e Paysandú.  

Le regioni con le contese più serrate sono Río Negro, Rocha - dove la sinistra aspira a riconquistare il potere dopo averlo perso nel 2020 a favore del Partito Nazionale - e Salto - dove l’opposizione, in competizione sotto lo stesso slogan, Coalizione Repubblicana, spera di strappare il governo al Frente Ampio. PN e PC sono candidati sotto la stessa bandiera, anche se con scarse possibilità di vittoria, a Canelones e Montevideo.  

In altri dipartimenti dove il partito che vincerà è prevedibile, ci sono intense competizioni interne tra i candidati, come nel caso di Durazno, Maldonado e Cerro Largo.  

“A Montevideo non c’è competizione interpartitica da 30 anni”, afferma il sociologo Eduardo Bottinelli, spiegando la mancanza di effervescenza politica nella capitale nei giorni precedenti le elezioni. Il Frente Amplio governa la capitale ininterrottamente dal 1990 e l’opposizione, oggi unita sotto lo slogan Coalizione Repubblicana, non sembra in grado di strappare la vittoria domenica.  

Inoltre, a Montevideo “non c’è nemmeno competizione interna ai partiti”, afferma l’analista, direttore della società di consulenza Factum. L’ultima elezione dipartimentale, nel 2020, è stata forse quella con la maggiore competizione interna al Frente Amplio, poiché c’era più di un candidato con possibilità. Questa volta, il favoritismo di Mario Bergara nei confronti di Verónica Piñeiro e Salvador Schelotto fa prevedere una sua netta vittoria nelle elezioni interne. Inoltre, la somma delle intenzioni di voto per slogan colloca il Frente Amplio vicino al 50%, circa 10 punti sopra la coalizione guidata dal Martín Lema (PN), accompagnato da Virginia Cáceres (PC) e da Roque García (Cabildo Abierto).  

L’ultimo sondaggio Factum pubblicato martedì colloca Lema come il candidato con la più alta intenzione di voto individuale, ma la somma dei voti per la coalizione (41%) sarebbe insufficiente per ottenere la vittoria di fronte alla somma dei voti per i candidati del Frente Amplio (51%).  

Sono due le regioni che saranno al centro dell’attenzione domenica: Río Negro e Salto. Anche Paysandú si presenta come un altro scenario incerto, anche se in questo caso ci sono maggiori probabilità che il Partito Nazionale, con l’ex sindaco Nicolás Olivera in cerca di rielezione, mantenga il governo.  

A Río Negro, invece, il Partito Nazionale al governo rischia di perdere le elezioni a favore del Frente Amplio, che a oggi appare favorito secondo i sondaggi condotti dalla società di consulenza Ágora. A Salto, il Frente Amplio cerca di mantenere il governo, tuttavia, l’opposizione ha imparato la lezione del 2020 e questa volta corre sotto la stessa bandiera; quindi, ha la possibilità di vincere il governo.  

Un altro dipartimento in discussione è Rocha: l’ex sindaco Alejo Umpiérrez, del Partito Nazionale, aspira alla rielezione, in una lotta serrata con Aníbal Pereyra, attuale senatore del Frente Amplio, che è stato sindaco nel periodo 2015-2020. Un sondaggio di Opción pubblicato da El País a metà aprile dava al PN maggiori possibilità di vittoria, anche se ora entrambi i partiti sono molto equilibrati e la sinistra spera di riconquistare il governo.  

A Maldonado la battaglia elettorale è nel PN: i sondaggi lo danno come chiaro favorito, anche se all’interno c’è una disputa tra continuità e rinnovamento: tra Miguel Abella e il rappresentante dell’opposizione interna, Rodrigo Blás. Per il Frente Amplio, che ha governato l’ultima volta nel 2010-2015, sono in lizza l’ex sindaco Óscar de los Santos, il deputato Eduardo Antonini e la consigliera Susana Hernández. 

A Cerro Largo, Treinta y Tres, Colonia, Tacuarembó, Artigas e Flores la vittoria del Partito Nazionale è molto probabile. Anche in altre regioni il PN è favorito, ma c’è più spazio per le sorprese. È il caso di Lavalleja, Soriano, Florida, Durazno e San José, dove il Frente Amplio ritiene di avere ancora speranza.  

A Rivera, dove il Partito Colorado governa dal 1995, la vittoria del partito è quasi assicurata con Richard Sander, candidato alla rielezione.