VILNIUS – Secondo i dati pervenuti da 1.607 seggi su 1.947 totali, pari a circa il 91% dei vot scrutinati, il Partito socialdemocratico lituano (Psl) di centrosinistra guidato da Vilija Blinkevicute ha vinto il primo turno delle elezioni politiche tenutesi in Lituania con il 21,6% delle preferenze contro il 16,6% del movimento populista "Alba sul Nemunas" di Remigijus Zemaitaitis.
Al terzo posto si piazza Lega patriottica della premier uscente, Ingrida Simonyte (14,8%), seguita a distanza dal movimento In nome della Lituania dell'ex primo ministro, Saulius Skvernelis (9,4%) e dal Partito dei verdi e dei contadini (7,7%).
A superare lo sbarramento del 5% anche la Lega dei liberali della presidente del Parlamento, Viktorija Cmilyte-Nielsen (6,8%).
La tornata elettorale ha registrato una partecipazione al voto del 52,06%, di quasi il 5% superiore alla frequenza registrata alle politiche del 2020.
Sono 2.375.000 i cittadini lituani – il 10,25% dei quali si è già espresso utilizzando il voto anticipato – sono chiamati alle urne per scegliere i 141 deputati del Parlamento di Vilnius, di cui 70 saranno eletti con il sistema proporzionale tra i partiti che abbiano superato lo sbarramento del 5%, mentre i rimanenti 71 verranno scelti con il ballottaggio dei collegi uninominali, in programma per il 27 ottobre.
"Cercheremo di formare una coalizione con i due partiti di sinistra," ha detto Vilija Blinkeviciute ai giornalisti, aggiungendo che i partiti in questione sono quello dei "Verdi e Contadini" e "Per la Lituania."
Se Blinkeviciute riuscirà a formare un governo, si prevede che manterrà la linea dura della Lituania contro la Russia e continuerà a sostenere la massiccia spesa per la difesa.
La NATO stima che il Paese baltico, con 2,9 milioni di abitanti, spenderà circa il 3% del suo PIL per il settore militare, rendendolo il sesto più grande contributore dell'alleanza quest'anno.
Le questioni interne hanno avuto un peso significativo nella campagna elettorale, con i socialdemocratici che si sono impegnati a ridurre le disuguaglianze aumentando le tasse sui lituani più ricchi per finanziare maggiori spese per la sanità e il welfare.
Tuttavia, la sicurezza nazionale rimane una grande preoccupazione in Lituania, che fa parte del fianco orientale della NATO e dell'Unione Europea e condivide il confine con l'enclave russa di Kaliningrad, oltre che con la Bielorussia, stretta alleata di Mosca.
Un sondaggio di Baltijos Tyrimai/ELTA condotto a maggio ha rilevato che tre quarti dei lituani credono che la Russia potrebbe attaccare il loro Paese nel prossimo futuro.