PARIGI - Sara Errani e Jasmine Paolini hanno riscritto la storia del tennis azzurro. La medaglia al collo ce l’avevano già. Restava da stabilire il metallo.

E’ arrivato quello più pregiato. Nell’ultima finale del programma olimpico del tennis, le due azzurre hanno sconfitto al “Philippe Chatrier” le giovanissime russe Mirra Andreeva e Diana Shnaider, in gara come atlete indipendenti, al super tie-break: brutta partenza (2-6), poi il riscatto (6-1 nel secondo set), quindi il 10-7 dopo un’ora e ventiquattro minuti di contesa che ha fatto esplodere la gioia delle due ragazze d’oro.

Oro, già. E’ il settimo per l’Italia fin qui a Parigi2024. Ed è la terza medaglia olimpica per il tennis italiano: splendido il bronzo conquistato da Lorenzo Musetti, che ieri ha interrotto il digiuno lungo 100 anni (Uberto De Morpurgo, Parigi 1924), magico l'oro di Errani e Paolini.

Che a Parigi centrano il quarto titolo nel loro palmares: sicuramente il più prestigioso dopo il WTA 250 di Monastir a fine 2023, il “500” di Linz ed il “1000” di Roma in un 2024 dove avevano raggiunto anche la finale al Roland Garros e la semifinale nel “1000” a Miami.

Gioia e sorrisi per Errani e Paolini. “Questa finale è pazzesca per come è andata: abbiamo iniziato malissimo il primo set poi siamo state lì e in qualche modo l’abbiamo tirata su. È stata dura ma siamo proprio felici”, dice la Errani, che ha raggiunto anche la soddisfazione del Golden Slam in doppio (vittoria in tutti e quattro i tornei dello Slam più l’oro olimpico), giusto per non farsi mancare nulla: prima di lei c’erano riuscite solo 6 giocatrici, Shriver, Fernandez, Serena e Venus Williams, Krejcikova e Siniakova. “È stato difficilissimo - ha ammesso Paolini -. Io ero entrata molto tesa e facevo fatica, poi un pochino la tensione è andata via e abbiamo iniziato a giocare meglio. È stata dura ma siamo contentissime. Veramente un’emozione única”.

Ed emozionato è il presidente federale, Angelo Binaghi. “Nel tennis ha vinto l’Italia con due medaglie, un oro e un bronzo che vale come un oro. Noi - spiega - che siamo arrivati fin qui senza Sinner e Berrettini, siamo la nazione più forte al mondo, per quattro anni ci hanno detto che eravamo dei fenomeni perché eravamo arrivati decimi nel medagliere, noi invece siamo primi. Un risultato clamoroso. Il bronzo di Lorenzo vale oro, poi bravissima Jasmine e chi la ha assistito, ma queste sono le Olimpiadi di due colossi, Djokovic e Sara Errani, oggi hanno entrambi completato il Grande Slam d’Oro, con queste imprese”.