ATALANTA-OLYMPIQUE MARSIGLIA 3-0

ATALANTA (3-4-3): Musso 6; Djimsiti 7, Hien 7, De Roon 6.5; Zappacosta 6.5 (32’st Hateboer 6), Ederson 6.5 (11’st Scalvini 6.5), Koopmeiners 7, Ruggeri 7; De Ketelaere 7.5 (16’st Pasalic 6), Scamacca 6.5 (11’st Miranchuk 6), Lookman 7.5 (32’st Touré 6). All. Gasperini 7

MARSIGLIA (3-5-2): Pau Lopez 6; Mbemba 5 (14’st Ounahi 6), Gigot 5.5, Balerdi 5; Clauss 5 (27’st Henrique 6), Kondogbia 5.5, Veretout 5, Harit 5 (39’st Correa sv), Merlin 5 (27’st Moumbagna 6); Ndiaye 6 (14’st Sarr 5.5) , Aubameyang 5. All. Gasset 5

ARBITRO: Gil Manzano (SPA) 6.5

RETI: 30’pt Lookman, 7’st Ruggeri, 49’st Touré

NOTE: spettatori 14.994; ammoniti Ederson, De Roon; angoli 3-0; recupero 0’ e 4’

BERGAMO - Vittoria doveva essere e vittoria è stata. L’Atalanta vince 3-0 contro il Marsiglia e conquista la prima finale europea della sua storia. Decisive le reti di Lookman, Ruggeri e Touré, con i bergamaschi che sono riusciti a dominare praticamente per tutta la partita. Grande festa finale sugli spalti e in campo, a partire da Gasperini e tutto il suo staff.

Poche sorprese per quanto riguarda le scelte di formazione, Gasperini ha mandato in campo il solito 3-4-3 con De Ketelaere e Lookman accanto a Gianluca Scamacca: Koopmeiners in cabina di regia insieme a Ederson, a essere arretrato è stato De Roon, spesso utilizzato come braccetto difensivo.

I primi minuti sono serviti per prendere le misure, dal palo esterno colpito dallo stesso De Ketelaere i bergamaschi hanno alzato i ritmi trovando spazi un po’ ovunque: tre le occasioni nel giro di 1’ in cui Scamacca ha preso la traversa, il gol di Lookman è arrivato soltanto al 30’, con una conclusione dal limite deviata da Gigot. Nel quarto d’ora finale i nerazzurri hanno sfiorato a più riprese il gol, ma il raddoppio è arrivato soltanto al 7’ quando Ruggeri ha aperto il compasso piazzando sotto l’incrocio il pallone del 2-0.

Di mezzo il Marsiglia è stato sfortunato prima col pallonetto di Ndiaye terminato sul fondo, poi con la traversa colpita da Veretout direttamente su calcio di punizione. Nella parte finale Miranchuk e compagni hanno cercato di gestire chiudendo le folate offensive di una squadra ferita, ma senza la lucidità necessaria per rimontare due gol e portare la partita ai supplementari. Qualche occasioni dalle parti di Pau Lopez è stata masticata dagli attaccanti della Dea, ma nei 10’ finali i pericoli corsi sono stati pari a zero. In pieno recupero, mentre già erano partiti i fuochi d’artificio, è arrivata anche la rete di Tourè a chiudere una partita praticamente perfetta. A far festa sono stati i padroni di casa per la prima storica finale europea ottenuta dopo un percorso straordinario.