NAPOLI - "L'energia di Mazzarri per il Napoli? Speriamo perché le prossime partite non sono semplici, sono sulla carta molto difficili e penso che al di là del nuovo allenatore, i giocatori devono tirare fuori quell'orgoglio da campioni per risollevare una situazione che non è delle migliori.

Non per la classifica, non posso pensare che i giocatori visti contro l'Empoli siano gli stessi di sei mesi fa. C'è sicuramente un blocco e sta a loro venir fuori da questa situazione e portare serenità dopo lo scudetto". Con queste parole, ai microfoni di Sky Sport, Fabio Cannavaro analizza il momento difficile della sua ex squadra che dopo la sconfitta interna con l'Empoli si è affidata a Mazzarri, interrompendo l'avventura di Rudi Garcia.

Il francese era stato chiamato per sostituire Spalletti, proprio in questi giorni protagonista della sofferta qualificazione a Euro2024 che la sua Italia ha ottenuto pareggiando a Leverkusen contro l'Ucraina.

"Ci sono stati trenta secondi di ansia nazionale - dice riferendosi al finale della gara giocata in Germania -. Se era rigore? Rigore è quando arbitro fischia, diceva un mio vecchio allenatore (Boskov, ndr) proprio qui a Napoli. L'Italia mi è piaciuta perché al di là del primo tempo dove si potevano fare diversi gol, negli ultimi minuti si è visto un gruppo e hanno sofferto con grande cuore. Da lì poi si possono costruire tante cose".

Poi sul parallelismo tra Spalletti e Mazzarri: "Hanno poco tempo?

La testa è sempre l'elemento più importante, poi viene il concetto tecnico-tattico. Spalletti ha sicuramente fatto vedere già qualcosa. Per chi lo conosce sa che lui cerca sempre di fare un calcio super-moderno.

Per Mazzarri sarà fondamentale l'approccio e il rapporto con i calciatori, ma il tempo è davvero poco", spiega Cannavro che poi, da doppio ex, parla del derby d'Italia.

"L'Inter sicuramente è molto attrezzata e mi piace molto, è consapevole dalla propria forza. A parte Marcus Thuram che mi ha chiamato 'vecchietto', ma appena lo becco gli do un bel destro. È grosso?

Deve fare il bravo, è sempre il figlio di Lilian. Scherzo molto con lui e l'ho detto all'inizio stagione che secondo me lui è molto forte, ne parlavo con Lilian che ha grandi margini di miglioramento ma deve capire che in Italia oltre a fare gli assist devi far gol. Juve e Inter sono due squadre molto forti, che hanno allenatori pratici e che conoscono a memoria il calcio italiano.

Poi si sa, questa è una partita che porta dietro sempre grandi polemiche", ha concluso Cannavaro.