La gara più attesa allo stadio Kasarani di Nairobi vede il successo del keniano e primatista africano in 9”85, davanti all’argento olimpico, lo statunitense Fred Kerley, che chiude in 9”92. Solo settimo Filippo Tortu: lo sprinter delle Fiamme Gialle, oro a Tokyo con la 4X100 azzurra, ferma il cronometro a 10”24.

Sarebbe dovuto essere al via anche Marcell Jacobs, ma il campione olimpico è stato costretto al forfait, alla luce dei problemi gastrointestinali accusati ieri in Kenya. Per l’azzurro sarebbe stato il suo primo 100 dal trionfo di Tokyo.

Nella gara che ha visto Omanyala prendersi anche la vetta delle liste mondiali stagionali, il 23enne brianzolo ha pagato una partenza decisamente poco reattiva, non compensata dalla fase lanciata. 

Fra l’altro, nella prima partenza, Tortu non si è accorto del secondo sparo e ha corso per 30-40 metri, sprecando energie che sarebbero state fondamentali.

Per il pronto riscatto c’è il meeting di Doha di venerdì prossimo, prima tappa della Wanda Diamond League, stavolta nei 200 metri, la distanza che prediligerà in questa stagione. Gli stessi 200 che correrà anche Marcell Jacobs a Savona il 18 maggio, come confermato su Instagram dal campione olimpico.

A Nairobi vola Shelly-Ann Fraser-Pryce: la giamaicana timbra la migliore prestazione mondiale dell’anno nei 100 con 10”67 nonostante un lieve vento contrario (-0.4).

Un altro risultato di spicco del meeting è l’1’58”41 della ventenne sudafricana Prudence Sekgodiso, autrice di un progresso di tre secondi e del miglior crono dell’anno. 

Nel martello, a segno i due polacchi campioni olimpici Wojciech Nowicki (81,43 world lead) e Anita Wlodarczyk (78,06).

Migliori prestazioni dell’anno anche nei 1500 maschili (il keniano Abel Kipsang 3’31”01) e femminili (l’etiope Diribe Welteji 4’01”50), nei 5000 femminili (l’etiope Girmawit Gebrzihair 14’49”97), nei 3000 siepi donne (la kazaka Norah Jeruto 9’04”95). Successi nei 200 per Aaron Brown (Canada) in 20”05 ventoso (+2.1) e per la sprinter del Niger Aminatou Seyni (22”43/-1.0).