PARIGI (FRANCIA) - Terremoto in casa Fia: il vicepresidente Robert Reid ha rassegnato le dimissioni in aperta polemica con la gestione del numero uno della Federazione, Mohammed Ben Sulayem.

Reid ha motivato la sua scelta a causa di “un crollo fondamentale degli standard di governance”, riconoscendo “un crescente allarme per vitali decisioni assunte senza un processo o una consultazione adeguati. Quando ho assunto questo ruolo, è stato per servire i membri della Fia, non per servire il potere. Nel corso del tempo - ha sottolineato in una nota - ho assistito a una costante erosione dei principi che abbiamo promesso di sostenere. Le decisioni vengono fatte a porte chiuse, bypassando le strutture e le persone per le quali esiste la Fia”.

Per Reid “il motorsport merita una leadership che sia responsabile, trasparente e orientata verso i suoi membri. Non posso più, in buona fede, rimanere parte di un sistema che non riflette quei valori”.

La Fia, dal canto suo, ringrazia Reid per il suo contributo e replica di avere “politiche di corporate governance eccezionalmente robuste che guidano le nostre operazioni e assicurano il rispetto delle nostre regole, pratiche e processi”.