Canalizza e scarica le emozioni negative che altrimenti diverrebbero tossiche per corpo e mente. “Ho sempre fatto sport, fin da piccolissima; è un po’ la mia valvola di sfogo”, racconta Fiorenza Parsani che ha saputo trasformare l’attività fisica in una dinamica professione.
Originaria di Carobbio degli Angeli, un piccolo paese in provincia di Bergamo, in Lombardia, Parsani oggi vanta una posizione da manager presso la sede di Melbourne della nota azienda italiana KASK, specializzata nella progettazione e nella realizzazione di caschi di altissima qualità.
Sono all’avanguardia in tutti i settori di utilizzo: dal ciclismo al settore della sicurezza sul lavoro, che è poi uno degli aspetti a cui ci dedicheremo maggiormente quest’anno”, spiega la professionista.
Parsani è arrivata in Australia nel 2017, insieme a suo marito Andrea Belotti, originario di Alzano Lombardo, in provincia di Bergamo; entrambi dipendenti di KASK presso la nuova filiale australiana:
“Il ciclismo Down Under era particolarmente importante per l’azienda ed è proprio in questo enorme continente, meta di svariati eventi sportivi di risonanza internazionale, che hanno deciso di inaugurare una nuova sede – racconta –. Io e mio marito ci siamo candidati e siamo stati presi. Dopo la formazione in Italia, ci siamo trasferiti”.
Non sono di certo partiti “allo sbaraglio”, piuttosto hanno ponderato con meticolosità una scelta e un cambiamento di vita straordinario. In Lombardia, avevano infatti professioni avviate e la presenza fondamentale della famiglia.
“Al liceo ho vissuto per un anno negli Stati Uniti e ho sempre voluto fare un’esperienza all’estero – continua –. Non conoscevamo Melbourne: in un momento di incertezza, mi sono rivolta preoccupata verso mio marito chiedendogli cosa sarebbe successo se non mi fosse piaciuta la città. E, invece, ci siamo trovati bene fin da subito”.
Per la coppia, infatti, la capitale del Victoria si è immediatamente mostrata in tutte le sue peculiarità: un posto lontano, “dall’impatto forte”, ma una città multiculturale, “dalle sfumature un po’ europee, con una comunità italiana molto presente”.
“Abbiamo amici di origini diverse e di ogni estrazione culturale, ma per le occasioni comandate l’essenza resta italiana”, racconta Parsani, sorridendo.
Dopo qualche anno dall’arrivo in Australia, Andrea Belotti ha deciso di intraprendere un nuovo percorso professionale presso MAAP, azienda di Melbourne che si occupa di abbigliamento tecnico per il ciclismo, nota per la sua attenzione al design, all’innovazione e alla qualità dei materiali.
Negli ultimi giorni, i due professionisti hanno raggiunto il South Australia per il primo tour della stagione ciclistica professionistica, il celebre Tour Down Under, per promuovere le loro rispettive aziende: KASK è presente con uno stand all’interno del villaggio sportivo – l’azienda ha infatti sponsorizzato due team delle gare maschili, Ineos con i caschi e Red Bull-Bora con gli occhiali del loro marchio KOO –, mentre MAAP è presente con un negozio pop-up esterno e organizza eventi giornalieri.
“È un momento di aggregazione, oltre che un appuntamento sportivo dal respiro internazionale – spiega Parsani –. Promuoviamo i nostri prodotti, facciamo attivazione con i nostri negozi, organizziamo escursioni in bicicletta e i nostri ciclisti vengono per firmare autografi”.
Per un miglioramento costante o semplicemente per trascorrere qualche ora con se stessi, nella vita di tutti i giorni, la coppia si dedica agli sport più svariati: una passione per l’attività fisica che è certamente nata in Italia, ma che è cresciuta esponenzialmente in Australia, un Paese dove “la cultura sportiva sembra essere molto presente, parte integrante della comunità”.
Fiorenza Parsani e Andrea Belotti nella corsia box della Ferrari
“Ho sempre fatto sport da ragazzina: nuoto, atletica, tra i tanti. Crescendo, ho continuato a correre e a praticare yoga; l’ultima passione è il tennis. Mio marito invece, da quando ha iniziato a lavorare nel settore del ciclismo, non si è più separato dalla bicicletta – racconta Parsani –. In Australia, non esistono scuse: c’è sempre tempo per praticare sport. Si vive meglio l’idea che se si è attivi fisicamente; si è ovviamente più sani”.
Nonostante la vita Down Under abbia inevitabilmente plasmato la forma con cui entrambi si affacciano agli impegni del quotidiano – “Ho imparato a svegliarmi molto presto, come gli australiani”, scherza Parsani –, i due professionisti ammettono che però “casa resta casa” e, perché no, immaginano un giorno di ritornare nella provincia di Bergamo che li ha visti maturare.
“Credo che in Italia ci si senta meno soli ed è certamente più facile organizzarsi per incontrare amici e famiglia – continua –. Se tornassimo ora, dovremmo probabilmente ricominciare daccapo. In futuro, non lo escluderei”.
La coppia intanto proseguirà il suo percorso con il Tour Down Under e le rispettive aziende – le gare ufficiali termineranno domenica 26 gennaio –, tra appuntamenti sportivi ed eventi che rinnovano ogni anno lo spirito di integrazione e collaborazione. Ma i due professionisti già guardano al futuro, concentrati verso i prossimi traguardi.
“Un viaggio in Tasmania, possibilmente con il nostro cane Zelig – racconta Parsani, sorridendo –. Con KASK, quest’anno, ci focalizzeremo anche nel settore della sicurezza sul lavoro con i nostri caschi all’avanguardia, mentre Andrea continuerà a espandere il mercato di MAAP. E sicuramente, continuerà a pedalare senza sosta”.