MILANO - In attesa di Fofana, i tifosi del Milan hanno avuto un’intera estate di tempo per diventare esperti di tattica, tra discorsi sull’importanza di un mediano con caratteristiche difensive e l’analisi di quanto fosse determinante Kessie nel gioco di Pioli, e anche come dopo l’addio dell’ivoriano il Milan sia spesso stato in balia degli attacchi avversari, come dimostrano i 49 gol subiti nello scorso campionato.

Tutti problemi che si pensa possano essere risolti proprio con Fofana, seguito per settimane e atteso con pazienza in un estenuante braccio di ferro con il Monaco: “È stata una delle trattative più lunghe, ma adesso quello che conta è che lui sia qui - ha spiegato Zlatan Ibrahimovic nella conferenza di presentazione del francese -. Abbiamo cercato un centrocampista che tenesse la squadra in equilibrio. È un giocatore completo, che sa spaccare le linee, che può fare gol. La squadra adesso è completa, siamo molto contenti, Youssouf è ancora giovane e ha margine di crescita. Poi porta equilibrio e stabilità. Abbiamo portato la spina dorsale della squadra in questo mercato. Siamo sicuri che migliorerà tanto il Milan, poi come giocherà dipende dal mister, lui in campo porta tanto sia a livello difensivo sia a livello offensivo, è il più completo di tutti”.

Il mercato dei “dettagli”, come era stato definito, adesso può dirsi chiuso, con quattro innesti scelti con precisione chirurgica e tutti andati a segno: “Non abbiamo bisogno di fare altri acquisti - ha aggiunto Ibra -. Con questi quattro nuovi abbiamo raddoppiato le alternative e poi c’è Milan Futuro. Questi quattro acquisti erano già obiettivi ancora prima di scegliere l’allenatore. Però il mercato chiude quando dico io che chiude”.

“Siamo al giorno 6 su 7. Dio al settimo giorno si è riposato? Io non mi sento stanco, quindi si continua...Manu Konè? Lo stiamo seguendo, è cresciuto tanto. Ha fatto le Olimpiadi, poi vediamo cosa abbiamo nella nostra testa. Ma sì, lo stiamo seguendo. Con Fofana si chiude un po’ di spazio per lui, ma vediamo”.

Fofana è stato accolto benissimo dai tifosi, che vedono in lui l’equilibratore fondamentale che mancava. E il diretto interessato non ha negato quanto volesse il Milan: “In realtà è da diversi anni che siamo in contatto. Prima non era possibile farlo, ora sì - ha spiegato -. Questo era il momento giusto, così come per loro. L’esperienza in Francia mi è servita, ora sono un giocatore più completo”.

“L’affetto dei tifosi ha avuto molto peso quando ho dovuto prendere la decisione - aggiunge Fofana -. Quando la società ti chiama, ti fanno gli occhi dolci, è ovvio che vuoi andare in quel posto dove ti vogliono molto. Il Milan lo conoscono molto bene anche in Francia, mi hanno presentato il progetto anche per il futuro e combaciava con le mie idee”.

Non ama fare paragoni (“Io non sono qui per sostituire Kessié. Io sono io, Youssouf Fofana, un centrocampista moderno che deve lavorare in ambo le parti del campo”), né proclami particolari (“Io non sono qui a promettere nulla. Voglio vincere. Punto, stop”), meglio l’essenzialità che gli si chiede in campo e che dovrà dare al gioco rossonero.

Il resto della scena se la prende Ibra, che ha trovato il tempo per rassicurare i tifosi anche sui rinnovi di Maignan e Theo Hernandez: “Stiamo parlando. È tutto sotto controllo, è tutto ok. Noi sappiamo cosa vogliamo da loro e loro sanno cosa vogliono da noi. Si risolve tutto in un minuto o con un po’ più di tempo, ma è tutto ok”.