MELBOURNE - Anche quest’anno la Società Dante Alighieri di Melbourne ha scommesso sulla poesia, con la tradizionale competizione di recitazione poetica per gli studenti di italiano degli Anni dal 9 al 12.

A inaugurare la Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, sabato scorso si sono svolte le premiazioni nella sede del Co.As.It., dove i partecipanti hanno visto riconosciuto l'impegno e il coraggio di salire su un palco di fronte a un pubblico e recitare, a memoria, un componimento. 

Era vasta la scelta di poesie tra cui scegliere: dall’immancabile Sommo Poeta, ad autori moderni e contemporanei - divisi tra Italia e Australia -, una selezione che ha regalato grande varietà e attualità ai quasi 1.500 studenti provenienti da 48 scuole del Victoria.

Teresa Castelvetere si è occupata di coordinare l’organizzazione del concorso, la cui prima edizione risale al 1961, quando si sono presentati 120 studenti, provenienti soprattutto dalle scuole cattoliche. Un evento cresciuto in fretta, raggiungendo oltre 3mila partecipanti nel 1996.

La premiazione di quest’anno, alla presenza di circa 120 persone, tra studenti, famiglie e insegnanti accorsi per festeggiare i ragazzi, è stata inaugurata dalle parole del presidente Dominic Barbaro, che dopo aver dato il benvenuto, ha ringraziato la sede centrale della Società Dante Alighieri a Roma che quest’anno ha generosamente riconosciuto il lavoro fatto a Melbourne, con una donazione di 10mila dollari per l'organizzazione della competizione.

Alla premiazione era presente anche la Console Generale d’Italia Chiara Mauri, che dopo i saluti istituzionali ha sottolineato la valenza dell’evento, anche in visto della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo.

Teresa Castelvetere ha elogiato la capacità interpretativa di alcuni ragazzi, che hanno “emozionato i giudici”, a dimostrazione del fatto che “non recitavano soltanto le parole, ma cercavano di capire ed entrare dentro il sentimento di quella poesia”.

E questo spiega, in parte, il perché sia ancora importante far studiare una poesia a memoria, un procedimento che richiede non solo impegno e disciplina, ma che insegna anche “ad essere tenace e alla fine ti lascia con una serie di parole, su cui hai lavorato, che hai riempito di significato. Oltre al fatto che memorizzare aiuta in generale nello studio”, ha chiarito Castelvetere. 

Per la competizione, gli studenti sono stati divisi non soltanto in base all’anno scolastico che frequentano, ma anche tra madrelingua e chi studia italiano come seconda lingua, categorie che “riflettono i cambiamenti demografici della società australiana”, ha fatto notare la coordinatrice del concorso. 

Il primo premio per l’Anno 9 è stato consegnato ad Azura Baglioni della Victorian School of Languages, come studentessa di una seconda lingua e a Giuseppe Angelone del Caroline Chisholm Catholic College, come madrelingua.

Per l’Anno 10 i premiati sono stati Danica Lobo del Marian College di Sunshine West per la seconda lingua e Luca Gottoli del Xavier College come madrelingua. Per l’Anno 11 due studentesse si sono aggiudicate il primo premio a parimerito: Alyssa Kelly del Killester College e Rosaria Sweeny del MacKillop Catholic College, mentre a Cristina Morreale del MacKillop Catholic College è andato il più alto riconoscimento come madrelingua.

E infine, per l’Anno 12, Lucas Murphy del Xavier College ha vinto come studente per la seconda lingua e Luca di Marco del MacKillop Catholic College, come madrelingua. 

Nel suo intervento finale, Castelvetere ha voluto ringraziare tutte le persone coinvolte in questo meccanismo ben oliato, ma necessario di grande partecipazione: “Non avrei potuto farcela senza il prezioso aiuto dei miei assistenti, Nadia Sibillin e Josie Campana, dei giudici e degli usceri, della Melbourne University per aver messo a disposizione gli spazi e degli insegnanti, la risorsa più preziosa che il concorso e l’insegnamento della lingua italiana abbiano in Victoria”.