ALBEROBELLO - Tre giorni di fuoco, poi la pausa per il trasferimento in Italia. Da domani il Giro d’Italia 2025 riprenderà da Alberobello, in Puglia, con una quarta tappa dedicata interamente alle ruote veloci: si arriva a Lecce dopo 189 chilometri con qualche sorpresa, ma soprattutto le solite certezze: Mads Pedersen vuole dare filo da torcere in classifica generale, magari mantenendo la maglia rosa per un’altra tappa, Primoz Roglic vuole controllare la corsa senza esagerare, almeno nella prima settimana.

Lo sloveno, tra i favoriti per la vittoria finale, ha dato già una prima stoccata nella crono di Tirana mettendo in difficoltà Juan Ayuso: la corsa rosa dello spagnolo è iniziata con qualche intoppo, prima una caduta nella prima frazione poi un problema meccanico domenica, poco prima del via ufficiale.

Servirà dunque una risposta concreta già nelle frazioni più dure, in modo tale da rendere ancor più incerta la lotta.

I segnali incoraggianti sono arrivati soprattutto dalla Lidl-Trek: due vittorie di tappa, due giorni in maglia rosa sui tre disputati in Albania e un Giulio Ciccone in grado di vestire i panni del gregario di lusso.

L’azzurro ha dimostrato di saper aiutare Pedersen, ma ha già dichiarato che quando sarà il momento non si tirerà indietro: ottima condizione dal punto di vista fisico, Ciccone sarà uno dei due azzurri che potrà creare problemi al capitano della Red Bull-Bora.

L’altra speranza resta Antonio Tiberi, ottavo nella generale a 34 secondi di distacco dalla testa della corsa.

Si è chiusa la grande partenza all’estero, con tante sorprese e qualche cartellino giallo in più: da quest’anno, infatti, l’Uci ha introdotto un sistema di ammonizioni per far sì che ci siano meno scorrettezze possibili in gruppo.

C’è però una differenza, l’ammonizione è una reprimenda, un avviso al ciclista a non tenere più quel comportamento. Il giallo, invece, comporta una sanzione pesante, nel caso in cui si dovessero prendere due cartellini ci sarà l’esclusione immediata dal Giro.

La prima settimana entra dunque nel vivo, mercoledì ci sarà la Ceglie Messapica-Matera di 151 chilometri, la settima tappa prevederà diverse novità, con l’arrivo in salita a Tagliacozzo (partenza da Castel di Sangro), il primo della corsa rosa, dove la classifica generale potrebbe subire un altro stravolgimento.