Dopo la vittoria di Leo Messi e compagni nella finale di Coppa del Mondo di calcio è scoppiata la festa per il terzo trionfo iridato dell’Albiceleste.

Un fiume di gente, si parla sui media sudamericani di circa 2 milioni di persone, sta attraversando le vie principali di Buenos Aires.

Letteralmente invase dai tifosi, festanti per il successo della Seleccion, la Avenida 9 de Julio, una delle arterie principali della capitale argentina, e la centralissima Plaza de Mayo, davanti alla Casa Rosada, sede degli uffici del Presidente della Repubblica Argentina. In pratica due abitanti su tre della metropoli sono scesi in piazza.

La “Tercera” - in terzo titolo mondiale - viene celebrata in tutto il Paese. Dal Rosedal, nel quartiere Palermo, a Plaza Intendente Seeber, sempre nella capitale; dalla spiaggia di Mar del Plata fino alla Base antartica Marambio: è un tripudio per l’Albiceleste.

Una festa contagiosa, nel segno della Nazionale argentina e di Leo Messi ma anche col ricordo sempre vivo di Diego Maradona, che 36 anni fa, nel 1986, aveva trascinato la Seleccion all’ultimo trionfo iridato, il secondo della storia dopo quello del 1978, ottenuto allo Stadio Monumental Antonio Vespucio Liberti proprio a Buenos Aires.

Inevitabilmente, quindi, la festa è scoppiata, nel vero senso della parola, anche nella Napoli del Pibe de Oro. In varie zone del capoluogo campano, in particolare ai Quartieri Spagnoli, davanti al celebre murales che simboleggia Maradona, numerosi tifosi napoletani e argentini hanno celebrato il successo dell’Albiceleste.

Sono esplosi dei “botti” e dei mortaretti. Forse è tornata di moda, per un pò, anche la mitica “Bomba di Maradona”, ovvero il “Pallone di Maradona”, un vero e proprio ordigno esplosivo in voga negli anni ‘80, quando Diego illuminava Napoli e il Napoli.

Una festa, dunque, per ricordare pure la celebre “mano di Dio”, rievocata nelle sale cinematografiche da Paolo Sorrentino, che oggi ha postato su Instagram una foto nella quale sorride con indosso la maglia dell’Albiceleste.

Una festa globale, che ha toccato perfino Milano, con tifosi argentini gioiosi a piazza Duomo e, ovviamente, lungo corso Buenos Aires.