ROMA - “Il sogno era arrivare a Wembley con un progetto entusiasmante. Mi sembra che l’obiettivo sia stato centrato: ora può succedere di tutto”.
Gabriele Gravina è soddisfatto. La Nazionale di Roberto Mancini sta entusiasmando l’Italia intera con un cammino finora perfetto ad Euro2020, cinque vittorie con 11 gol fatti e appena due subiti, uno dei quali peraltro su un dubbio rigore concesso al Belgio.
Martedì sera (mercoledì mattina in Australia, ndr) gli Azzurri affronteranno la Spagna in semifinale e il presidente della Federcalcio ha le idee chiare: “Bisogna continuare su questa strada e con questo entusiasmo - ha spiegato Gravina a margine della conferenza dell’Aia a Roma - perchè questo concetto di bellezza che stiamo diffondendo in tutto il Paese deve continuare a vivere. Un concetto non solo legato alla qualità del gioco, ma alla bellezza del gruppo, alla gioia di stare insieme, al sentimento di amicizia tra i ragazzi, alla capacità di coinvolgere ed emozionare. Entrare nello spogliatoio dopo una partita come quella con il Belgio e assistere a un clima come se avessimo perso perchè un compagno aveva subito un infortunio è un momento che ricorderò come uno dei più belli della mia carriera da sportivo. In quel silenzio tombale i ragazzi hanno condiviso il dispiacere, l’amarezza e il dolore anche fisico di Spinazzola”.
“Mi è dispiaciuto tantissimo per Spinazzola - ha ammesso il presidente della Federcalcio commentando il brutto infortunio subito dall’esterno della Roma - stava dando tanto a questa squadra. Gli faccio un grandissimo in bocca al lupo per un rientro veloce perchè non è solo un grande professionista ma ha dimostrato grandissime qualità umane”.
Guardando alla semifinale e ai problemi creati dalla pandemia in Inghilterra, con una nuova ondata di contagi, Gravina ha messo in evidenza una questione importante. “Abbiamo fatto una call con alcune federazioni e abbiamo sollevato temi molto delicati - ha raccontato il numero uno del calcio italiano - Forse il più delicato riguarda i problemi che avremo nel portare i nostri tifosi a Wembley: abbiamo avuto una disponibilità di 125 biglietti per la semifinale con la Spagna e 1.000 tagliandi per l’eventuale finale. Capisco che purtroppo c’è una pandemia e dobbiamo convivere con queste norme restrittive del governo inglese. Cercheremo di migliorare le cose per quello che è possibile, ma certo vivere con queste restrizioni e questi condizionamenti penalizza la parte più bella del nostro sport”.
Gravina, infine, si è soffermato sui temi del calcio italiano, in particolare sulla riapertura degli stadi per la nuova stagione che comincerà a fine agosto.
“Stiamo lavorando per ripartire con percentuali molto alte di pubblico ma dobbiamo con molta gradualità accompagnare questo processo - ha avvertito il presidente della Figc - L’allarme lo ha lanciato la Lega A ed è legittimo. Probabilmente andava calibrato meglio, ma non entro nel merito delle valutazioni. C’è un confronto continuo e costante con gli organi di governo, stiamo lavorando per far sì che si arrivi con la massima tranquillità e con grande senso di responsabilità alla riapertura completa degli stadi. Questo è un processo che richiede comunque grande riflessione e soprattutto conoscenza di alcune dinamiche perchè bisogna stare attenti a non correre il rischio di partire con il 100% e dopo una settimana dover chiudere gli stadi”.