Un festival all’insegna della vicinanza fra culture diverse, tanta buona musica e dell’ottimo cibo, quello che ha avuto luogo a Grazeland, Spotswood, dal 21 al 23 marzo, al culmine di una delle più grandi celebrazioni multiculturali dell’Australia, la Cultural Diversity Week.
Il Victorian Multicultural Festival, infatti, organizzato a conclusione della settimana dedicata alla diversità culturale, ha avuto come tema principale ‘Embrace the Journey, Shape our Future’: un messaggio potente che invita a riconoscere il patrimonio delle diverse comunità del Victoria, promuovendo l’inclusione e l’integrazione. La manifestazione ha rappresentato un’opportunità unica per ispirare alla partecipazione attiva nella creazione di un futuro più coeso e rispettoso delle differenze.
Nel corso di tre giorni, Grazeland si è trasformata in un vivace centro culturale, dove i visitatori hanno potuto assaporare piatti provenienti da diverse parti del mondo e assistere a un programma eterogeneo e dinamico di eventi, spettacoli e attività, con artisti come Siesta Cartel, Sorbo Amplio, 155cm e Firefly.
Una festa ricca di tradizioni, talenti, workshop e dimostrazioni culturali interattive, con oltre cinquanta punti vendita culinari in cui trovare delizie dolci e salate.
Fra i presenti, alcuni volti noti della comunità italiana, tra cui il presidente del Calabria Club, Sam Sposato, Giovanni Butera, amministratore delegato (Ad) della Segmento Foundation e la Victorian Multicultural Commissioner, Gabrielle Marchetti.
Butera ha parlato con entusiasmo dell’importanza della collaborazione, sottolineando come l’incontro tra tradizioni locali e internazionali sia un’opportunità unica di scambio e di crescita reciproca. “Abbiamo avuto dei musicisti che hanno suonato per noi, tra cui Elvira Andreoli, Kavisha Mazzella, Pasquale Spirlì del duo Viva Cu Sona, e due importanti figure femminili del sodalizio, Franca Stella e Lucia Cefalà, vestite in abiti tradizionali calabresi – ha raccontato Butera –. È stato davvero emozionante vedere le Pacchiane calabresi accanto ai rappresentanti delle comunità africane, delle Isole Fiji e dell’Europa dell’Est. È un segno di come la musica e la cultura possano abbattere le barriere e creare legami autentici”.
La robusta collaborazione fra le realtà italiane ha dato vita a due workshop molto apprezzati: uno musicale e uno di storytelling in cui numerosi libri della Calabria hanno narrato l’incredibile storia di bellezze paesaggistiche e tradizioni della Regione.
Butera ha inoltre sottolineato l’importanza della conoscenza reciproca tra le diverse etnie, affermando che la comprensione è la chiave per abbattere la paura dell’ignoto. “Solo conoscendo le nostre diversità possiamo apprezzare quanto in fondo siamo simili”, ha detto Butera, un concetto che ha trovato eco anche nelle parole della presidente della Victorian Multicultural Commission, Vivienne Nguyen: “Il Victorian Multicultural Festival è stato più di un semplice incontro. È stata una potente celebrazione delle tradizioni, dei talenti e delle esperienze condivise che rendono il Victoria uno stato così dinamico e inclusivo”.
Anche il direttore di Grazeland, John Forman, ha espresso la sua soddisfazione per il successo dell’evento: “Siamo entusiasti di ospitare una gamma così diversificata di venditori che offrono delizie da ogni angolo del mondo. È stato un onore ospitare il Festival di quest’anno e celebrare le culture vibranti che rendono la nostra comunità così speciale”.
Il festival è stato un evento di grande successo, un’occasione imperdibile per scoprire e celebrare le tradizioni che compongono il mosaico culturale del Victoria. Il messaggio di unione, inclusione e celebrazione delle diversità ha risuonato forte, dimostrando che, riconoscendo e apprezzando le differenze, è possibile essere parte di una comunità globale che guarda al futuro con apertura.