Immaginatevi lo sconforto di Spalletti, oggi sulla trincea opposta, che in questo stadio aveva vinto uno storico scudetto.
Ma il tecnico ha poco da lamentarsi: nel tabellino dei bianconeri figurano solo due tiri in porta, quello del pareggio momentaneo di Yildiz e quello nel recupero di Zhegrova.
Al limite può recriminare solo con stesso per la formazione schierata nel primo tempo. Infortunato Vlahovic, ha fato spazio a David solo nella ripresa. Troppa prudenza. Il risultato è legittimo per la supremazia dei partenopei che hanno avuto in Neres il grimaldello della difesa avversaria: da lui sono partite le azioni dei due gol del formidabile Hojlund.
E adesso solo il Milan, impegnato stasera sul campo del Torino, può appaiare il Napoli che se la vedrà mercoledì a Lisbona con il Benfica.
A un punto la spettacolare Inter vista sabato con il Como. Infischiandosene del prossimo match di Champions League con il Liverpool, i nerazzurri hanno giocato a mille all’ora una delle migliori partite stagionali affondando i colpi fino all’ultimo secondo nonostante il cospicuo vantaggio di 4 gol.
Non c’è stato scampo per i lariani a parte una parentesi a inizio ripresa. E domani vedremo se la squadra di Chivu riuscirà finalmente a vincere contro una “grande” dopo i ko con Juventus, Napoli, Milan e Atletico Madrid. Di rilievo in particolare la prestazione di Calhanoglu.
Sorprendente il nuovo passo falso della Roma. La squadra giallorossa, con le polveri bagnate, ha perso a Cagliari la possibilità di raggiungere l’Inter. E la sconfitta, seconda consecutiva, quinta in totale, dovrebbe indurre la società a ingaggiare un centravanti da 12-15 gol per migliorare la fase offensiva, finora aggrappata al talento di Soulè e Dybala che hanno fatto staffetta al 62’.
Ok la difesa, sempre la meno battuta con 8 gol al passivo; male l’attacco, con una rete di media a partita. Gasperini ha giustificato il nuovo stop con l’espulsione di Celik (giusta) che ha lasciato per quasi tutta la ripresa la squadra in inferiorità numerica.
Ma la sua squadra ha fatto poco anche nel primo tempo in equilibrio numerico. Formidabile il Cagliari, trascinato dal formidabile temperamento di Folorunhso e dalle idee coraggiose del tecnico Pisacane.
E pensare che il centrocampista dei sardi (nato a Roma da genitori nigeriani) fu ceduto frettolosamente dalla Fiorentina, incapace di resistere al Sassuolo e di risalire dall’inferno in cui è piombata.
Da quelle parti non c’è il gruppo che invece ha permesso al Verona di dominare l’Atalanta e abbandonare il fondo della classifica. Clamoroso l’andamento ondivago dei bergamaschi che in campionato non riescono a ripetere le eccellenti prestazioni nelle coppe: al Bentegodi hanno sbagliato l’approccio alla gara come era successo a Napoli.
“Situazione inspiegabile”, il commento di Palladino, quanto mai preoccupato alla vigilia dell’impegno interno con il Chelsea di Maresca previsto per domani, martedì.