TIRANA - Non sono stati convalidati i trattenimenti dei 43 i migranti che erano stati portati in Albania. I giudici della Corte d’appello di Roma, secondo quanto si apprende, hanno sospeso il giudizio e rimesso gli atti alla Corte di giustizia Ue e i richiedenti asilo saranno quindi ritrasferiti in Italia. 

Anche i precedenti trasferimenti di migranti in Albania organizzati dal governo - a ottobre e a novembre scorsi - sono stati annullati dalle decisioni dei magistrati della sezione immigrazione del tribunale di Roma. 

I giudici nella prima ordinanza avevano negato la convalida dei trattenimenti per l’impossibilità di riconoscere come “Paesi sicuri” gli stati di provenienza delle persone trattenute, con la conseguenza dell’inapplicabilità della procedura di frontiera e, come previsto dal protocollo, del trasferimento al di fuori del territorio albanese delle persone migranti, che hanno quindi diritto ad essere condotte in Italia. 

La seconda decisione è dell’11 novembre e, rispetto al primo caso, il governo aveva nel frattempo emanato un decreto per definire la nuova lista di Paesi sicuri. Il provvedimento non è tuttavia servito a ottenere un esisto diverso, dato i magistrati hanno sospeso il giudizio sulla convalida rimettendo tutto nelle mani della Corte di giustizia europea.  

I giudici hanno anche chiesto alla Corte di Lussemburgo chiarimenti sulla compatibilità, definita “dubbia”, del decreto del governo con le norme europee. Il 25 febbraio è attesa la pronuncia su questa materia da parte dell’organismo Ue.