I genitori di Francesco – lui di Recco, lei di Verona – avevano aperto con altri soci, alla fine degli anni ’90 e i primi anni del 2000, il ristorante-pizzeria ‘Il Caminetto’ a Moonee Ponds, uno dei primi, in anni non sospetti, a servire a Melbourne le pizze alle quali siamo abituati oggi e che ormai hanno poco da invidiare a quelle che si possono gustare a Napoli o a Roma.

La madre di Francesco, Stella, ha collaborato con Rete Italia attorno al 2006-07, il periodo in cui il figlio diciassettenne è partito per la prima volta per inseguire il suo sogno, andando a giocare una stagione con la squadra giovanile del Chievo Verona.

Tornato in Australia, Francesco ha esordito nella National Premier Leagues Victoria, con il South Melbourne FC alla fine del 2008, consolidando la sua posizione nella stagione successiva con diciannove presenze in prima squadra e la nomina a miglior giocatore under 21 della squadra.

La classe dimostrata dal centrocampista al South Melbourne non era passata inosservata in Italia e, alla fine del 2009, per Francesco è arrivata la svolta: un contratto triennale con il Siena, che all’epoca militava in Serie A ed era allenata da Antonio Conte.

Francesco doveva giocare in prima squadra, ma per acclimatarsi al nuovo ambiente è stato selezionato con la Primavera, prima di esser ceduto in prestito al Borgo a Buggiano, dove ha giocato 21 incontri, segnando quattro gol, prima di tornare al Siena per il campionato 2012-2013.

Lo stesso anno, Francesco si è trasferito in Scozia con il Rangers Football Club, prima di tornare a Melbourne con un contratto di due anni e mezzo con il Melbourne Victory FC, all’epoca allenato da Ange Postecoglou che ebbe a dire in quell’occasione: “Francesco è un giocatore di grande talento, che crediamo potrà maturare nei prossimi due anni. L’avventura europea non è andata nella maniera auspicata, ma il fatto che una società come il Siena ne abbia realizzato le potenzialità quando aveva solo diciassette anni è un segnale della sua qualità, e siamo certi che sarà regolarmente in prima squadra nella A-League”. 

Per Francesco, che nella A-League contendeva il posto ipotecato da Marco Flores, c’è stata una stagione nel campionato nazionale giovanile, prima del trasferimento in Thailandia all’inizio del 2015 per una stagione con il Sisaket Football Club. Poi, hanno fatto seguito una breve parentesi con l’Avondale FC, il ritorno nella A-League con il Central Coast Mariners FC, una nuova esperienza all’estero, questa volta in Norvegia con il Nest-Sotra.

Di nuovo in Australia, Francesco, ormai ventisettenne, ha cominciato a pensare che il calcio, nonostante gli ingaggi in Australia e all’estero, non sarebbe durato in eterno e, mentre ha firmato con il Port Melbourne, ha aperto la pizzeria Classe 90 a Wyong Street, Keilor East.

A destra, Francesco Stella con la maglia del Port Melbourne

“La pizza invita alla socializzazione, lo vedo anche a casa dove ho un forno a legna e invito sempre familiari, amici e compagni di squadra, come facevo quando vivevo in Italia – ha raccontato Francesco Stella, nell’intervista concessa a Rete Italia –. Gioco ancora a calcio professionalmente (con il Caroline Springs George Cross FC nella State League Division 1, ndr) ed è difficile far conciliare gli allenamenti, due volte la settimana, con il lavoro in pizzeria. Ho però un’ottima squadra di collaboratori, incluso un ragazzo napoletano molto bravo che può sostituirmi come pizzaiolo e, all’occorrenza, ci sono mamma e papà che hanno già dato, ma possono sempre dare una mano”.

L’architetto Mario Di Natale, un amico di famiglia, ha trasformato la vecchia cucina industriale presso il Centreway di East Keilor in un ristorante accogliente, con un patio al coperto con sessanta posti a sedere, un forno a legna ricoperto di un mosaico di mattonelle di terracotta rosse con il nome Classe 90 in nero, il suo cuore e la sua anima.

Solo ingredienti di prima qualità alla pizzeria, a partire dalla farina Caputo per l’impasto, che deve lievitare un minimo di 24 ore, il caffè Trombetta, i vini di Enoteca Sileno, i prodotti di Sapori International, Basile Imports e Genobile Saba.

Le pizze sul menù sono quattordici, più gli speciali. Ci sono le varie margherita, ortolana, prosciutto San Daniele e la mediterranea con i colori, i profumi e gli aromi della costa mediterranea. Francesco è giustamente molto fiero delle sue pizzette fritte, un antipasto sfizioso, servito con mozzarella di bufala e prosciutto, e le sue palline di pizza ricoperte di nutella, fragole e praline di nocciole come dessert.

Prima del lockdown, Classe 90 aveva un’offerta di una margherita e uno spritz a soli venti dollari, ogni domenica tra le 5pm e le 7pm, un’iniziativa che potrebbe ripetersi anche alla fine di questo ulteriore isolamento forzato.

“Vogliamo che la gente torni a uscire a mangiare una pizza insieme, perché penso che la pizza si gusti meglio in compagnia”, aggiunge convinto Francesco Stella.