ROMA - Carlo Mazzone è stato una vera e propria icona del calcio italiano. Non tanto per i suoi successi o per le coppe alzate al cielo, ma per il suo temperamento, per il suo modo di essere, per la sua schiettezza.

La scomparsa, all'età di 86 anni, dell'ex tecnico - tra le altre di Roma e Brescia - ha scosso tutto il mondo del pallone, che immediatamente ha espresso il proprio cordoglio. Società (sia quelle dove ha lavorato che le avversarie), calciatori e istituzioni calcistiche si sono stretti attorno a Sor Carletto. "Ciao Mister. Ti vorremo sempre un bene immenso. Forza Roma!", ha scritto la società giallorossa.

"Addio Mister, nostro condottiero, sarai sempre nel cuore di Brescia...", il messaggio delle rondinelle. Lungo il comunicato dell'Ascoli, di cui Mazzone è stato giocatore e allenatore: "Se ne va un'icona della storia bianconera, un allenatore d'altri tempi, un uomo straordinario che ha fatto della schiettezza, dell'umanità e della semplicità le sue caratteristiche principali. Simbolo e mito del calcio ascolano e italiano resterà per sempre negli annali del calcio. Il club, profondamente commosso e addolorato, rivolge alla famiglia le più sincere e sentite condoglianze. Ciao Carletto, ciao grande Uomo".

Tra i calciatori emozionanti i messaggi di Totti e Pirlo: "Sei e sarai sempre nel mio cuore - ha scritto l'ex capitano giallorosso, che proprio Mazzone lanciò in prima squadra -. Grazie per tutto quello che hai fatto per me", sulla stessa lunghezza d'onda l'attuale tecnico della Samp, che Mazzone "inventò" regista al Brescia: "Ti devo tanto. Sono orgoglioso di averti incontrato e che tu mi abbia fatto crescere come uomo e come calciatore. Ancora una volta grazie di tutto Carletto". "Carlo Mazzone rappresenta una icona calcistica che ha catturato il mio cuore - ha scritto il fresco capodelegazione della Nazionale, Gigi Buffon -.

La passione travolgente che riversava nelle squadre è stata davvero unica e irripetibile". Fra i suoi allievi anche Claudio Ranieri: "Nella gestione dei rapporti con la squadra era sempre schietto, diretto, sincero: ti parlava con il cuore"). Commosso il ricordo di Rosella Sensi: "Un dolore enorme. Uno spazio incolmabile. Se ne va oggi un grande allenatore, un grandissimo uomo, un enorme romanista", le parole della figlia di Franco, che scelse Mazzone come suo primo allenatore.

Ma non si sono dimenticate di sor Carletto le istituzioni, col presidente della Figc Gravina che ha affermato: "Salutiamo una vera e propria icona del calcio italiano, un uomo animato da valori e principi profondi, un allenatore preparato, coraggioso e appassionato.

Ha inventato uno stile unico incarnando, allo stesso tempo, serietà e umanità. Non lo dimenticheremo". "Carlo Mazzone - ha scritto il ministro per lo sport e giovani Andrea Abodi - prosegue la sua corsa nell'altra vita, lasciandoci i ricordi di un grande allenatore e del 'suo' calcio: appassionato, schietto, genuino e sano, con uno stile che non vorremmo mai definire di altri tempi, ma che facciamo fatica a ritrovare in questi. Ciao mister!".

Infine, il commento della premier Giorgia Meloni: "Carlo Mazzone era un uomo genuino e verace, custode dei valori più sani dello sport. Un grande allenatore, amato da tutti perché ha rappresentato un calcio vicino al popolo e ai suoi tifosi. Mi stringo al dolore della famiglia e di tutti i suoi conoscenti. Ci mancherai Carletto".