LECCE - ‘Di Francesco Day’ a Lecce: il club salentino ha presentato in conferenza stampa il nuovo allenatore, quattordici anni dopo la sua prima esperienza da tecnico al Via del Mare. L’ex allenatore di Roma, Sassuolo e Sampdoria arriva con l’idea di forgiare un ciclo, subentrando a Marco Giampaolo.
Il direttore dell’area tecnica, Pantaleo Corvino, ha descritto Di Francesco come l’allenatore giusto per Lecce: “Entusiasmo, voglia, stimoli e grande professionalità”, sono alla base della scelta. Ha voluto sottolineare la continuità del progetto: dopo tre salvezze consecutive, la missione resta la stessa, pur consapevoli delle difficoltà maggiori previste per la prossima stagione, “partendo da ultimi in classifica”.
Il mercato terrà conto delle possibili partenze, su tutte quelle di Falcone, Baschirotto, Krstovic e Ramadani. Però, “chi ha motivazioni e voglia di restare avrà una chance”, ha detto il dirigente giallorosso. Corvino ha elogiato anche giovani come Kaba e Camarda, definiti “di grande potenziale”, e confermato Fruchtl come titolare in porta.
“Fiero di questa opportunità, qui sono al momento giusto”, ha esordito Eusebio Di Francesco, ricordando la sua presenza a Lecce anche da turista e le forti relazioni create negli anni. Ha parlato della sua evoluzione tattica: tornerà al 4-3-3, il suo marchio di fabbrica, diverso dall’anno passato al Venezia dove aveva adattato il modulo alle caratteristiche della rosa.
Con Corvino, ha già delineato il tipo di calciatori necessari per attuare il suo calcio: terzini offensivi, ali brave nel dribbling e un regista di centrocampo.
Di Francesco punta su equilibrio tra attacco e difesa, intensità, qualità e convinzione nella costruzione dal basso: “Mi arrabbio se la costruzione dal basso è interpretata negativamente, perché è una fonte di gol”, ha sottolineato.
Ufficiale anche il suo staff tecnico - tra cui Del Rosso e Pinzi - mentre nello staff medico non sarà presente Graziano Fiorita, che però seguirà “dall’alto”.
Nel corso della presentazione è intervenuto anche il presidente del Lecce, Saverio Sticchi Damiani: “Volevamo aprire un ciclo con Di Francesco”, dopo anni di successi dell’area tecnica, ma con troppi cambi d’allenatore. “Con lui mi piacerebbe intraprendere un percorso più lungo, perché è un tecnico capace, vincente, desideroso di riscatto”.
Sticchi Damiani ha anche parlato brevemente del ricorso al TAR sui lavori allo stadio, auspicando una decisione rapida per non danneggiare il club. Lecce si apre alla nuova era: un progetto costruito su basi solide, il ritorno di un allenatore legato affettivamente alla città, e una rosa con tanti volti nuovi e giovani da valorizzare. L’obiettivo è chiaro: continuare la scalata verso la salvezza con identità tattica, ambizione e coerenza.