Il campionato inglese non perde tempo e regala già alla seconda giornata verdetti pesanti. L’Etihad si conferma terra maledetta per Guardiola, che cade ancora contro il Tottenham, mentre l’Arsenal passeggia all’Emirates, trascinato dai nuovi idoli Timber e Gyökeres.
Tottenham bestia nera di Pep
Il City si ferma subito: 2-0 per gli Spurs, che colpiscono nel momento giusto e approfittano di un avversario distratto. La partita inizia male per Guardiola, che deve rinunciare ad Aït-Nouri dopo venti minuti.
Peggio va quando, al 35’, Johnson rompe l’equilibrio, convalidato dal VAR dopo un iniziale annullamento.
Nel recupero del primo tempo arriva la svolta definitiva: un pasticcio clamoroso del portiere Trafford consegna a Palhinha il pallone del 2-0.
Nella ripresa il City prova a reagire con gli ingressi di Bernardo Silva e Doku, ma la manovra resta sterile: l’occasione migliore è un colpo di testa alto dello stesso portoghese. Anzi, nel finale Solanke sfiora il tris per gli Spurs.
Guardiola dovrà riflettere, anche perché la sua difesa sembra in allarme costante. Tottenham invece solido e cinico, primo a punteggio pieno con 5 reti segnate e nessuna subita: un inizio da grande squadra.
All’Emirates, invece, è festa grande per i Gunners. L’Arsenal di Arteta annichilisce il Leeds con un perentorio 5-0. Il primo squillo lo firma Timber di testa al 34’, poi Saka raddoppia poco prima dell’intervallo.
Nella ripresa la scena è tutta per Gyökeres: l’ex Sporting segna una perla personale al 49’, prima di calare la doppietta dal dischetto nei minuti di recupero. In mezzo, ancora Timber a segno per la sua giornata di gloria.
A rovinare la festa ci pensano però gli infortuni di Ødegaard e Saka, costretti ad abbandonare la partita. Arteta applaude i suoi ma guarda con preoccupazione all’infermeria. Intanto i tifosi si godono il debutto del baby prodigio Max Robert Dowman e accolgono con entusiasmo l’arrivo ufficiale di Eze, pronto a indossare la maglia numero 10.
Al Turf Moor, il Burnley ritrova il sorriso battendo 2-0 il Sunderland: decisive le reti di Cullen e Anthony, che si scambiano gli assist e chiudono la pratica nella ripresa.
Al Community Stadium il Brentford centra il primo successo stagionale: basta un gol al debutto di Ouattara per stendere l’Aston Villa, ancora a secco di reti.
Infine, al Vitality Stadium, il Bournemouth festeggia davanti al proprio pubblico: Tavernier firma l’1-0 sui Wolves, rimasti in dieci per il rosso diretto a Toti. Iraola conquista così i primi tre punti della stagione, mentre il Wolverhampton resta al palo con due sconfitte e nessun gol segnato.
Dopo due giornate, Tottenham e Arsenal guardano tutti dall’alto con 6 punti a testa e un entusiasmo crescente. City già costretto a inseguire, Villa e Wolves in difficoltà, mentre tra le neopromosse sorride il Burnley. Una Premier che promette spettacolo e colpi di scena fin da subito.