MELBOURNE CITY 1
MELBOURNE VICTORY 0
MELBOURNE CITY: Beach, Behic, Ferreyra, Atkinson, Trewin, Kuen (al 79’ Lopane), Ugarkovic, Leckie, Cohen (al 97’ Talbot), Tilio, Caputo (al 66’ Memeti). All. A. Vidmar
MELBOURNE VICTORY: Duncan, Miranda, Jackson (al 74’ Inserra), Rawlins, Valadon, Machach (all’89 Piscopo), Teague, Fornaroli (al 74’ Vergos), Arzani (all’89’ Reec), Santos (al 60’ Badolato), Bos. All. A. Diles
ARBITRO: A. Kersey
MARCATORE: al 10’ Cohen
MELBOURNE – Il Melbourne City supera di misura il Melbourne Victory in un gremito AAMI Park (record assoluto di presenze, 29,902 spettatori) e si laurea Campione d’Australia per la seconda volta (il primo titolo arrivò al termine della stagione 2020/2021).
Successo meritato quello dei Citizens, che nel corso dei 90’ di gioco hanno mostrato una maggior grinta rispetto ai cugini del Victory, troppo spesso poco concreti nella fase finale dell’azione. Decisivo a nostro avviso il pressing asfissiante dei ragazzi di Vidmar, che, specie a centrocampo, non hanno lasciato né tempo né spazio agli avversari, quasi sempre costretti a lanci lunghi ed infruttuosi.
Eppure al fischio iniziale del signor Kersey (forse un po’ troppo soft nella conduzione della gara) il Melbourne Victory era partito col piglio giusto, spingendosi in avanti con decisione sin dalle prime battute senza però riuscire a penetrare l’attenta retroguardia del City.
Al 10’ arriva invece a sorpresa il gol che poi farà la differenza tra le due squadre: Behic riceve palla sulla fascia sinistra e quasi dalla linea di fondo serve con uno splendido tacco Kuen, palla al centro dove Caputo la spedisce sulla traversa con un sinistro di prima intenzione, il rimpallo finisce sui piedi di Cohen che da posizione defilata sulla destra porta in vantaggio il City con un destro che Duncan non riesce ad intercettare.
La risposta del Victory arriva al 19’: bella iniziativa personale di Santos, che s’incunea nell’area avversaria e dalla linea di fondo serve indietro Machach, il quale prova la conclusione di prima intenzione da distanza ravvicinata, ma Lechie riesce incredibilmente a deviare la palla in calcio d’angolo con un intervento in scivolata!
Al 24’ City vicinissimo al raddoppio: cross di Behic dalla trequarti sinistra, palla in area per la testa di Lechie che schiaccia in porta, ma Duncan con splendidi riflessi riesce a bloccare la palla proprio sulla linea!
Pochi secondi più tardi, dall’altra parte del campo, il Victory sfiora il pareggio con una girata in area di Machach che Beach riesce a bloccare in due tempi tuffandosi sulla sua destra.
Al 31’ punizione di Arzani dalla trequarti sinistra, palla in area dove Miranda salta più in alto di tutti e colpisce di testa ma non riesce ad indirizzare la palla verso lo specchio della porta, sciupando una buona occasione per l’1 a 1.
Un minuto più tardi, su una respinta della difesa del City, palla a Santos che prova la conclusione di potenza da appena dentro l’area, ma Cohen devia in calcio d’angolo con un braccio, intervento giudicato (giustamente) regolare dal signor Kersey, fra le contenute proteste dei giocatori del Victory.
Al 39’ Machach ci prova dai 25 metri, ma la conclusione è centrale ed è facile preda di Beach.
In apertura di ripresa, al 46’, Cohen si vede negare la doppietta personale da uno splendido intervento di Duncan, che con la punta delle dita riesce a deviare in corner un sinistro a giro dell’israeliano diretto nel sette destro della porta.
Al 64’ Caputo vince (forse commettendo fallo) un contrasto con Jackson e conclude frettolosamente in girata invece di servire al centro uno dei suoi due compagni completamente smarcati, ma la palla termina di poco sul fondo.
Al 76’ Tilio fugge sulla sinistra e mette al centro una palla d’oro per Cohen, che da pochi passi, di testa la spedisce incredibilmente sul fondo!
Passano i minuti ed aumenta la disperazione del Victory, che al 92’ crea l’ultima opportunità per riaprire la gara: punizione dalla destra di Teague, palla in area dove Rawlins salta più in alto di tutti e colpisce di testa ma da pochi metri non riesce a centrare lo specchio della porta e l’azione sfuma con un nulla di fatto.
E’ questo l’ultimo sussulto della gara che si conclude dopo sette lunghissimi minuti di recupero: il Melbourne City si laurea Campione d’Australia per la seconda volta nella storia!